Essere circondati da panorami naturali è una fortuna di per sé, considerata la densità delle metropoli, ma riuscire a portarli dentro casa è davvero una rarità. Quando la “collaborazione” fra la natura e gli architetti raggiunge i massimi livelli, si arriva alla definizione di progetti residenziali capaci di migliorare la qualità di vita di chi li abita.
In questo caso, per passare dai termini astratti a un esempio concreto, la natura è quella dell’Altopiano di Asiago, nello specifico una località vicina a Roana, e i progettisti sono gli architetti Benetti e Grigolo, che hanno saputo trasferire all’interno degli ambienti residenziali la meraviglia del paesaggio montano.
Definito da una pianta rettangolare molto compatta, di 10×20 metri, il progetto si distribuisce su tre livelli: un piano interrato di circa 200 metri quadrati, un piano terra di 170 mq oltre a due terrazzi molto grandi, di circa 80 mq.
I prospetti seguono la conformazione del terreno e i progettisti hanno scelto di mantenere le facciate a nord, est e ovest molto compatte e praticamente prive di aperture, mentre quella rivolta a sud è trasparente, definita da una successione di vetrate e protetta, dall’eccessivo irraggiamento, da un porticato continuo.
Questa organizzazione degli spazi e delle facciate, di cui solo una porta luce ed essenzialmente solo nella zona giorno, ha portato alla necessità di trovare soluzioni alternative per illuminare anche gli altri ambienti senza dover ricorrere esclusivamente alla luce artificiale.
Il primo piano è composto da tre camere, tre bagni, un soppalco e un ballatoio di distribuzione, ed è qui che entrano in gioco le soluzioni proposte da VELUX, come confermano gli architetti:
Il sistema di illuminazione dei vani è realizzato attraverso l’applicazione di finestre VELUX di grandi dimensioni, collocate ponendo attenzione alla loro posizione in ogni singolo spazio, in modo da esaltare la conformazione della stanza attraverso l’apporto di luce naturale o attraverso la vista sul panorama.
Nello specifico, nelle camere da letto le finestre VELUX sono state posizionate nella parte bassa del tetto, per avere una visuale aperta verso l’Altopiano, mentre nei bagni, a tutela della privacy, sono state installate in alto, poggiate alle pareti verticali, per permettere alla luce zenitale di illuminare gli ambienti.
Se, nel caso della zona notte, le finestre sul tetto rappresentano l’unica possibilità di avere luce naturale, nella zona giorno si vede l’accostamento fra vetrate verticali e finestre zenitali, affiancate per portare avanti una “collaborazione fra luci”: se le finestre “tradizionali”, infatti, garantiscono luce diffusa, quelle zenitali non solo esaltano ulteriormente il rapporto con gli esterni e con il panorama naturale ma scandiscono lo spazio, creando originali punti di vista.
Un’altra chiave di lettura del progetto, legata al ruolo delle finestre, le vede come protagoniste estetiche delle facciate e dell’intero involucro, altrimenti un volume puro, in larice naturale – che con il tempo assumerà il tipico colore grigio –, senza aggetti o elementi di discontinuità. La scansione fra le finestre, e i pannelli fotovoltaici a loro affiancati, sottolinea la geometria pulita e la linearità delle forme del progetto.
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