A Milano, negli spazi di un’ex azienda manifatturiera trasformata in un complesso residenziale all’inizio del nuovo secolo, l’architetto Victor Vasilev ha realizzato un suggestivo e luminoso loft.
Il corpo del fabbricato industriale è stato suddiviso in lotti larghi solo 5 metri ma con un’altezza interna che arriva a 9 metri. Dentro si trovano due soppalchi di circa 40 mq per piano e uno spazio interrato di servizio.
La volontà alla base del progetto era quella di preservare l’anima industriale dello spazio pur creando un loft che fosse un’abitazione comoda per ospitare la vita di una famiglia.
L’abitazione gioca sui collegamenti verticali che esaltano lo spazio, senza perdere superficie utile. Le scale diventano l’occasione per sfruttare al meglio le altezze a disposizione.
L’architetto ha adottato soluzioni diverse cercando di ottimizzare gli spazi ed evitando ripetizioni di concetti. Le camere dei ragazzi si trovano al primo piano mentre uno dei soppalchi è stato destinato alla camera da letto matrimoniale.
La scelta dei materiali è strettamente legata all’idea progettuale: sono stati impiegati il cemento e il ferro grezzo per salvaguardare lo spirito industriale dello spazio. Le colonne rotonde preesistenti in cemento armato sono state pulite e lasciate in vista.
Per creare un elemento di contrasto sono state utilizzate delle superfici in rovere che rivestono parte dei soppalchi e alcuni mobili fissi.
Sia la luce naturale, sia quella artificiale sono state studiate con molta attenzione: i led integrati nell’architettura garantiscono l’illuminazione diffusa, mentre le poche lampade di design danno un tocco personale all’abitazione.
Foto: ©Leo Torri
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