In Italia vivere in una casa galleggiante non è usanza comune e non si vedono di frequente, ma nei paesi del nord Europa le houseboat sono un’alternativa possibile e confortevole.
Chi vive in una houseboat
In Olanda e Danimarca sono, invece, una soluzione abitativa comune per chi vuole vivere a contatto con la natura, cullato dalle acque di un fiume e senza avere problemi con il vicinato. Chi è stato ad Amsterdam o a Copenhagen le avrà certamente notate, ormeggiate lungo le rive dei canali e utilizzate come vere e proprie abitazioni. Anche a causa dei costi particolarmente alti delle abitazioni tradizionali.
Si stima che solo ad Amsterdam siano oltre un migliaio le persone che vivono in una casa galleggiante.
Da abitazioni per hippie a case moderne
Le prime houseboat sono state costruite a Seattle nei primi anni del ‘900 e negli anni ‘30 la città americana ne contava già più di duemila. Inizialmente erano apprezzate dagli hippie e rimandavano a uno stile di vita nomade e un po’ bohémien. Oggi la situazione è cambiata: esistono houseboat moderne, simili a loft, lussuose, assolutamente paragonabili a una casa tradizionale e abitate dalle categorie sociali più diverse.
Una casa sostenibile
Sea Sparkle, progettata e realizzata dall’azienda olandese ABC Arkenbouw di Urk, specializzata nella realizzazione di case galleggianti, è un esempio di houseboat moderna. Ormeggiata nella cittadina di De Meern, vicino a Utrecht, in Olanda, è dotata di tutti i comfort e le caratteristiche di una qualsiasi abitazione moderna.
La luce naturale abbondante risulta piacevole e contribuisce a ridurre i costi dell’elettricità, permettendo di risparmiare sull’illuminazione artificiale. Anche la ventilazione naturale è fondamentale: gli edifici scarsamente ventilati possono essere causa di disturbi e allergie.
Nel caso della houseboat il ricambio dell’aria permette l’eliminazione dell’umidità, data dalla vicinanza dell’acqua, consentendo alla casa di rimanere sempre fresca, asciutta e confortevole.
Con luce naturale e ventilazione
Aprendo contemporaneamente le finestre per tetti VELUX posizionate sulla copertura e le finestre in facciata si attiva l’effetto camino, che porta verso l’alto l’aria calda e viziata e fa entrare quella fresca e pulita. Il risultato è un ricambio completo dell’aria in pochi minuti. Inoltre, le alette di ventilazione di cui sono dotati i serramenti VELUX, permettono di ventilare anche con le finestre chiuse. Il calore perso attraverso le alette di ventilazione è minimo e viene ampiamente compensato dal guadagno solare attraverso le finestre.
Fattore medio di luce diurna dal 2 al 10%
Il Fattore Medio di Luce Diurna all’interno di Sea Sparkle supera ovunque il 2% con punte che arrivano fino al 10%.
Perché è importante? Il Fattore Medio di Luce Diurna (Daylight Factor) misura la quantità di luce naturale all’interno di un ambiente e dipende dalle condizioni di luce esterna. Più è alto, più è alta la quantità di luce disponibile all’interno della stanza. Un Fattore Medio di Luce Diurna del 2% è buono e si riferisce a una stanza ben illuminata. Se raggiunge il 5% definisce una stanza ottimamente illuminata, con condizioni di luce naturale sopra la media.
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