L’architetto Elisa Manelli si è occupata dalle totale ristrutturazione di una villetta anni ’40 a Bologna.
Grazie all’intervento è stato possibile ricavare una mansarda al posto del precedente sottotetto.
La luce che filtra dalle numerose finestre per tetti e il bianco predominante dei rivestimenti e degli arredi rendono lo spazio estremamente luminoso e dilatato.
Il pavimento in legno sbiancato, il tavolato del tetto trattato con velature di colore grigio chiaro e ocra e i muri bianchi creano una scatola che funge da passepartout, dove trovano risalto sia gli arredi disegnati su misura sia gli arredi industriali.
Il cuore della casa è un ampio open space dove si inserisce la zona living e la cucina affacciata sulla zona pranzo.
La cucina, così come tutti gli arredi realizzati ad hoc, è stata pensata come un blocco funzionale e plastico che si mimetizza con il contesto.
Ogni arredo fisso è stato realizzato artigianalmente dal falegname su progetto specifico andandosi ad incastonare nei volumi architettonici e assecondando le pendenze del tetto.
Poche note color pastello spezzano il tono generale dell’ambiente.
In bagno per il pavimento è stato scelto un mosaico con piccole tessere esagonali color rosa antico, rivisitazione dei vecchi rivestimenti risalenti agli anni in cui è stata realizzata la villa.
Anche in questo ambiente è stata data importanza alla luce naturale proveniente dalle finestre per tetti.
In camera da letto si è scelto di lasciare una parete in mattone faccia a vista, andando solo a sfumare il colore originario con leggere velature di bianco.
Per l’illuminazione generale della casa si è scelta una soluzione informale giocando con i cavi elettrici e i festoni neri delle lampade a sospensione creando una sorta di sottile decoro aereo.
©Photo: Giulia Manelli
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