Non capita tutti i giorni che un mock-up diventi un progetto acclamato e premiato. Questa è la storia della Compact Karst House, dal nome della regione al confine tra Slovenia e Italia.
La Compact Karst House è un prototipo della casa originariamente progettata. Il primo progetto che il cliente ha commissionato prevedeva un concetto abitativo spazioso con tutte le stanze che ci si aspetterebbe in una casa di famiglia.
Tuttavia, a causa di vari problemi l’inizio dei lavori è stato posticipato e il cliente ha seguito l’idea degli architetti di erigere un modello su un angolo della proprietà che potesse fungere da residenza temporanea, per testare i materiali.
Su un lotto di 300 mq, originariamente destinato a estensione del giardino, è stata realizzata una piccola casetta con una superficie di 60 mq al piano terra e altri 30 al piano mansardato, dove gli spazi sono stati suddivisi in un modo innovativo.
Quando c’è molta luce naturale al centro della casa, lo spazio viene notevolmente migliorato. La sorgente può essere un piccolo atrio, una fessura nel colmo del tetto o un lucernario.
Uno degli architetti conosce l’architettura tradizionale della regione fin dall’infanzia, essendo cresciuto in una casa di pietra progettata da suo padre e la sua profonda conoscenza delle tecniche costruttive locali ha permesso di sviluppare un progetto che prende forma dall’architettura popolare.
Ad esempio, in passato le pietre per le pareti venivano accatastate alla rinfusa, senza considerare l’estetica. Solo gli angoli venivano costruiti in muratura in modo più preciso. Questo principio si rifletteva nel design, con angoli e telai di apertura con pietre posizionate ordinatamente e il resto del muro riempito con mattoni.
In Europa, le vecchie fattorie tendono ad essere molto introverse. Le finestre erano piccole per mantenere gli interni caldi nei mesi freddi e lasciavano entrare poca luce diurna, ma erano un ambiente confortevole per i contadini che tornavano stanchi dal lavoro nei campi.
Era importante integrare le finestre per tetti con il resto degli elementi architettonici: arrivano fino alle pareti, in modo che la luce colpisca tutti gli angoli del pavimento L’architetto
L’architetto conosceva questo requisito da altri progetti. Lo studio di architettura aveva precedentemente collaborato con VELUX a diversi progetti in cui i lucernari avevano un ruolo chiave e i tetti occupano una posizione centrale, poiché determinano l’identità di un’abitazione.
Le coperture in particolare devono quindi essere progettate con grande cura. Ciò include anche i camini, la scelta dei materiali e, ultimo ma non meno importante, la posizione, le dimensioni e il tipo di finestre per tetti.
Le camere da letto sono piccoli rifugi dotati di armadio, collegati all’esterno solo attraverso le finestre VELUX. e, sebbene le camere da letto siano molto piccole, la luce del giorno zenitale le fa sembrare più grandi.
Mi piace l’idea che in questo spazio intimo il mondo esterno non abbia alcun ruolo e la connessione con la natura sia solo nella sua forma più astratta, attraverso il cielo L’architetto
Fotografo: Janez Marolt
Architetto: Aljoša Dekleva, Tina Gregorič, Lea Kovič, Vid Zabel, Dekleva Gregorič architects
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