Il progetto di questa casa a Fagnano Olona, in provincia di Varese, ha dato l’opportunità all’architetto Paolo Carlesso di affrontare il problema della costruzione in modo radicale e anticiclico. La maggior parte dell’abitazione è stata autocostruita, solo le fondamenta e il montaggio delle pareti perimetrali sono state eseguiti da imprese specializzate.
Le scelte progettuali esprimono la volontà di utilizzare materiali e tecniche costruttive che siano sostenibili, economiche e richiedano manodopera minima. Le pareti sono composte da pannelli di legno a incastro, assemblati senza l’uso di colle. La struttura interna è un telaio in acciaio, l’esterno è costituito da una facciata ventilata in fibrocemento ecologico.
Il progetto segue il desiderio di abbracciare la storia di questo luogo specifico, rifiutando l’espansione urbana contemporanea. L’orientamento e la posizione sono dettati dall’architettura rurale; la tipologia edilizia e i materiali di finitura sono stati ispirati dalla prima espansione industriale. L’organizzazione del lotto, la scelta di materiali poveri e la decisione di autocostruire sono legati alla metà del 1900, periodo in cui la terra è stata ricolonizzata per mano di immigrati.
Un’altro fattore che ha determinato questo tipo di costruzione è stato quello finanziario: l’utilizzo di materiali semplici e poco costosi ha permesso di non chiedere finanziamenti alle banche.
Nella progettazione si è deciso di seguire l’orientamento comune a tutti gli edifici rurali del nucleo storico del paese, con la facciata principale rivolta a sud e inclinata di nove gradi verso est.
Soggiorno, cucina e camere sono rivolti a sud, dove si trovano la maggior parte delle aperture, schermate dalla sporgenza di gronda e da un pergolato.
Il pavimento in cemento del piano terra, dello spessore di 12 cm, consente di accumulare il calore dovuto all’irraggiamento diretto del sole attraverso le finestre orientate a sud.
Lo spazio interno è concepito come uno spazio unico su tre livelli, solo il bagno e lo studio sono in locali a parte.
L’ampia superficie finestrata garantisce una buona illuminazione naturale e, grazie all’effetto camino dato alle tre finestre per tetti, la ventilazione naturale nel periodo estivo è garantita dalla continuità spaziale in verticale.
Progetto di Paolo Carlesso, foto © Simone Bossi.
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