In questo progetto un fabbricato artigianale situato nel quartiere di San Salvario, a Torino, è stato convertito e ristrutturato per diventare un’abitazione moderna.
L’edificio, con tetto piano e con cortile di proprietà, è inserito all’interno di un tipico isolato torinese, incassato e compresso tra edifici di diversa altezza e tipologia.
Per desiderio dei proprietari è stato creato uno spazio in forte connessione con l’esterno, luminoso e a contatto con il verde.
Gli elementi vegetativi sono diventati un vero e proprio materiale da costruzione. Dieci alberi e circa 160mq di prato sono distribuiti nel cortile, nel patio e sulle coperture.
I progettisti hanno lavorato sulla volumetria esistente, con interventi di demolizione e ricostruzione, in modo da creare due vuoti: il cortile, che è un atrio aperto su cui si affacciano tutti gli ambienti della casa, e il patio, collegato alla zona giorno con grandi serramenti scorrevoli.
Nei mesi invernali le grandi vetrate garantiscono un buon apporto di luce naturale; d’estate, completamente aperte, dilatano lo spazio, creando una continuità tra interno ed esterno.
Le coperture piane del fabbricato esistente e della parte aggiunta con la ristrutturazione sono state trasformate in giardino pensile e terrazzo così da valorizzare tutto lo spazio esterno disponibile.
Il basso fabbricato e il suo cortile sono stati trasformati in una casa tra gli alberi e in un vero e proprio giardino per il piacere dei proprietari ma anche degli abitanti dei palazzi vicini.
Le finestre per tetti piani sulla copertura permettono di far entrare luce naturale in ogni periodo dell’anno e garantiscono un piacevole affaccio sul cielo.
Le finestre a tutta altezza che si affacciano sul cortile e le grandi vetrate scorrevoli che si aprono sul patio contribuiscono a integrare lo spazio abitato con gli elementi vegetali presenti.
Il verde è stato utilizzato per creare anche un comfort termico: gli alberi contribuiscono all’ombreggiamento estivo e nella stagione invernale, perdendo le foglie, lasciano entrare la luce naturale.
studioata.com
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