Un mini loft a Milano

La nuova tendenza in città è quella del recupero di edifici in disuso, da trasformare in nuovi spazi abitativi

Il movimento di espansione, per molte città, è ormai giunto a saturazione. Oggigiorno si verifica il fenomeno contrario, di recupero del patrimonio esistente, patrimonio che non viene demolito, ma solo ristrutturato, migliorato nelle prestazioni, riprogettato per altre funzioni.

Da edificio industriale a abitazione

Esempio della nuova tendenza è questo piccolo loft, recuperato grazie a un progetto dello studio Arcoquattro di Milano. Si tratta di un ex edificio industriale inutilizzato, ora destinato a un nuovo uso: quello abitativo.

I progettisti hanno sfruttato gli spazi, dialogando con il cliente, un’affermata grafica e designer, definendo volumi e materiali, sfruttando soluzioni a costo contenuto. Il vero lusso in questo mini loft è dato dallo spazio che si sviluppa a doppia altezza.

Una casa a doppia altezza
Una casa a doppia altezza

La divisione degli ambienti: living al piano terra, zona notte sui soppalchi

Alla casa si accede attraverso un ampio serramento vetrato, entrando nella zona living a piano terra, verso cui danno la cucina a penisola e la zona cottura. Dietro ad essi si trovano il bagno e una piccola dispensa.

Dal soggiorno, rivolgendo lo sguardo all’insù, si arriva fino alla carena di copertura.

Lo spazio centrale del loft è a doppia altezza. La luce zenitale, proveniente dalle due finestre per tetti Velux inserite nella copertura, si diffonde dolcemente, grazie alla presenza di tagli nelle solette e al colore bianco e luminoso della carena.

Lo spazio centrale a doppia altezza
Lo spazio centrale a doppia altezza

La zona notte, cui si accede da una scala metallica, è stata ricavata grazie a due soppalchi anch’essi in metallo (collegati da una struttura a ponte) che ospitano il letto e un piccolo studio.

La camera da letto sul soppalco
La camera da letto sul soppalco

Materiali grezzi per ricordare la vocazione industriale

I materiali utilizzati per l’interno sono il gesso rivestito, il legno e il metallo, quest’ultimo lasciato grezzo per evocare la memoria industriale dell’edificio che era una fonderia.

Le lamiere, con le connessioni a vista, sono in contrasto con il calore del pavimento a doghe di legno e degli arredi in acero sbiancato.

Interni che ricordano una barca

All’interno del loft sembra di galleggiare, di essere su una barca: le doghe di abete ricordano quelle di una tolda e la forma curvilinea della copertura sembra una vela gonfiata dal vento.

L’interno è un capolavoro di design, dove tutto funziona con equilibrio e dove la luce zenitale consente comfort e risparmio di energia elettrica.

Le finestre per tetti VELUX garantiscono la ventilazione naturale, attivando un movimento ascensionale dell’aria.


Foto: Cristina Fiorentini
Testo: adattamento da un testo di Marco Imperadori

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