Questo progetto di ristrutturazione, compiuto dallo studio Aarchitects, s’inserisce nel filone del recupero ad uso abitativo di palazzine, anche modeste, costruite nei primi anni del ‘900 e caratterizzate da uno stile sobrio.
Nell’appartamento si nota un doppio registro progettuale: la facciata e il volume che appartengono alla città e lo spazio interno che accoglie le esigenze dei proprietari. Così i progettisti hanno restaurato rigorosamente i primi e elaborato con cura il secondo.
I pregi dell’edificio sono rappresentati dalle grandi finestre, dai soffitti alti e dagli spazi generosi. Il limite è dato dalle strutture murarie rigide e faticosamente modificabili, all’interno delle quali risulta difficile creare spazi moderni e flessibili e alle quali i progettisti si sono dovuti adeguare.
Nella ristrutturazione però, complice anche la possibilità di utilizzare il sottotetto, e stato possibile dilatare lo spazio e la luce.
Sono stati creati dei volumi ampi e liberi, all’interno dei quali sono stati inseriti elementi funzionali come la scala, il caminetto, lo schermo tv e la libreria.
Sono così risultati degli spazi articolati e collegati tra loro, che permettono contemporaneamente comunicazione e privacy tra chi studia nel soppalco, chi cucina e chi guarda la tv.
Un attento gioco di aperture consente di comunicare con lo sguardo tra stanze di fatto autonome e alla famiglia di stare insieme.
Il soppalco ricavato dal sottotetto offre una vista inedita sul centro storico e permette di godere di tutta la luce e l’aria di cui il luogo è capace, grazie anche all’inserimento di alcune finestre per tetti.
Una volta creato lo spazio, si è pensato di attrezzarlo con elementi funzionali e con materiali legati alla storia e alla cultura della città.
©Photo: Francesco Comello
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