La ristrutturazione di una ex scuderia nella campagna di Recanati è stata portata a termine dell’architetto Francesca Filippetti.
Si tratta del recupero di un edificio di fine Ottocento che sorge sul celebre colle cantato dal Leopardi e che torna a nuova vita con soluzioni tecnologiche, conservando però lo spirito del luogo.
L’obiettivo principale del progetto era quello di intervenire rispettando i doverosi principi di tutela paesaggistica, vista l’unicità del luogo.
Il blocco in muratura si inserisce quindi armonicamente nell’ambiente collinare, affacciandosi su panorami unici: Recanati guardando a nord-est, i monti Sibillini a sudovest.
Il tema della luce e del rapporto con l’ambiente esterno è preponderante in questa realizzazione: decisiva è stata la scelta di rendere trasparente la parete nord-est della casa, completamente ricostruita, elevandola a punto di vista privilegiato sul paesaggio, unica eccezione nel rigore complessivo della costruzione.
I materiali utilizzati sono naturali, rivisti e reinterpretati per il recupero di un edificio rurale, puntando alla continuità spaziale fra interno ed esterno e applicando nuove tecnologie.
La struttura dell’edificio si sviluppa su tre livelli: piano terra, piano primo e un piccolo soppalco illuminato da finestre per tetti, con ambienti interni aperti e comunicanti.
A piano terra si trova la zona giorno, uno spazio libero con solaio in cemento faccia vista e orditura di travi in ferro.
Nella zona notte al primo piano trionfano le capriate in rovere della copertura, realizzate sulla base delle originali, che sono state sostituite in quanto troppo danneggiate.
Un originale soppalco in legno si affaccia su entrambi gli ambienti e le orditure dei solai, realizzate in ferro e legno, denotano un forte rigore progettuale.
La struttura portante verticale è formata da pareti e pilastri in cemento armato per la parte interrata, mentre per la parte fuori terra la struttura è un mix tra cemento armato e acciaio.
Lungo le pareti perimetrali dell’abitazione la struttura in elevazione rimane interamente in cemento armato, mentre all’interno i pilastri metallici sostengono i solai in acciaio e cemento faccia vista al piano primo e in acciaio e tavolato di legno al piano soppalco.
L’utilizzo di pilastri metallici ha favorito l’organizzazione di spazi interni open space.
Sotto l’area di sedime, in un piano completamente interrato, sono stati ricavati alcuni locali accessori (zona ospiti, sala fitness).
La copertura del tetto ventilato è in coppi, pianelle e legno di recupero.
Le capriate esterne della tettoia sul lato nord-est sostengono pannelli fotovoltaici vetro-vetro che, oltre alla produzione di energia per uso domestico, ombreggiano gli ambienti interni, abbattendo la radiazione diretta sulle ampie vetrate per il 70%.
Per il periodo estivo inoltre è stato predisposto un sistema di tende che protegge l’intera facciata vetrata. La tettoia esterna è sostenuta da quattro pilastri metallici rivestiti in muratura con capitello terminale di pietra.
L’impianto fotovoltaico (di quasi 70 mq) è totalmente integrato con la copertura della tettoia esterna.
I moduli sono posizionati in modo complanare alle falde della tettoia e sono in silicio policristallino senza cornice.
L’abitazione è dotata di un impianto di riscaldamento e refrigerazione ad acqua, integrato da un sistema di deumidificazione per il periodo estivo.
©Photo: Francesca Filippetti
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