L’architetto Carlo Bellini si è occupato del recupero, ai fini residenziali, di una vecchia cascina rurale, nell’ambito della riqualificazione e riorganizzazione di un’ampia proprietà agraria nel Monferrato.
Nell’intervento l’architetto si è basato sulla conservazione del tipo architettonico, con particolare riguardo al mantenimento degli ex fienili a doppia altezza in cui i pilastri di tufo emergevano come segni distintivi del manufatto nel panorama collinare.
Inoltre, si è conservato l’ordine gigante della composizione ottocentesca tenendo arretrate le nuove solette, senza far emergere i nuovi piani di calpestio, ma coprendo i vuoti dei fienili con elementi di acciaio e vetro a tutt’altezza che consentissero anche, una volta aperte le grandi porte finestre del piano terra, di ricostituire quell’assenza di delimitazione tra cortile e fienile, tipica della costruzione originale.
Questo risultato è stato ottenuto anche grazie a una parziale riprogettazione e ricomposizione di profili in acciaio di diverse serie. Oggetto di studio è stato anche il rapporto tra pieni e vuoti delle facciate in relazione a ritmi tipici dei manufatti rurali dell’epoca ancora presenti sul territorio.
Per quanto riguarda le nuove realizzazioni si è cercato di inserirle nel contesto esistente, utilizzando materiali e tecnologie simili a quelli originali e tipici della zona: tra i materiali utilizzati infatti troviamo il canton (tufo locale), il mattone, il coppo piemontese, il ferro e l’acciaio per i serramenti più ampi, il legno per quelli più piccoli.
Inoltre, l’intervento è stato completato attraverso l’utilizzo di specifiche malte per le murature e vernici per i serramenti per ridare il tipico colore grigio-azzurro della biacca a base zinco di un secolo fa.
Strutturalmente è stata ampliata la campata centrale, al fine di ottenere ambienti living di ampie dimensioni, sfruttando al massimo l’utilizzo di tecniche tradizionali di copertura con tronchi d’albero, adatti a superare luci di circa dodici metri, senza ricorrere all’uso di tecniche e materiali certamente più performanti, ma poco affini al contesto.
Al piano interrato è stata realizzata un’area per la conservazione e la degustazione dei vini, prodotti dai vigneti che circondano la cascina stessa. In sostanza si è lavorato sul dialogo virtuale tra il tipo architettonico e quello edilizio, conservando aspetti tradizionale d’uso della cascina nel suo rapporto con il contesto circostante della corte, del vigneto e delle coltivazioni in genere, aggiungendo spazi di relazione ed ampliando le camere.
La cascina, attraverso la sapiente ristrutturazione, riesce a coniugare praticità d’uso e rispetto della tradizione, diventando riferimento di vari altri residenti del Monferrato.
Foto: ©Carlo Bellini Architetto
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