Villa Montelparo è inserita nel romantico paesaggio toscano ed è stata ristrutturata dallo studio di architettura ROY DAVID STUDIO, secondo i principi del recupero conservativo.
Infatti, la trasformazione del vecchio edificio in casa vacanza è stata effettuata conservando lo stile originale della struttura.
La villa è circondata da un suggestivo campo di grano e girasoli che hanno ispirato l’architetto a preservare il colore ocra delle facciate originali dell’edificio.
Il paesaggio romantico che circonda la villa è ulteriormente enfatizzato dalla piscina, situata davanti alla facciata principale della casa.
Per superare la sfida di progettazione e le leggi di conservazione, ognuna delle pietre originali che costituivano le antiche facciate è stata numerata, smontata e infine ricomposta in una nuova struttura. L’unico elemento che è stato demolito rispetto al prospetto originale è una scala a chiocciola che si trovava all’esterno.
Gli architetti sono riusciti a conservare il vecchio stile tradizionale tipico di una costruzione di campagna e al tempo stesso a coniugarlo con un adeguato interior design.
Gli interni della villa sono stati progettati in stile tradizionale, con pavimento in pietra e soffitto con travi in legno. I colori caldi del soffitto, delle pareti e del pavimento sono accostati alle pareti bianche, che contribuiscono a creare un ambiente armonico e accogliente.
La zona living comprende una moderna cucina bianca ad isola e la zona soggiorno, con un lungo tavolo in legno.
Una scala interna illuminata da due finestre per tetti porta al piano superiore, dove trovano spazio gli ambienti più riservati, come le camere da letto e i bagni.
La camera da letto con il tetto in legno e le travia vista è molto ariosa, grazie alla considerevole altezza tra il pavimento e il soffitto
Sulla parte superiore di ciascuna delle finestre si può osservare la trave orizzontale che è stata originariamente collocata come soluzione strutturale. In più, il contrasto bianco-legno contribuisce a creare attorno alle finestre una specie di effetto cornice verso il paesaggio circostante.
Tutti i dettagli originali, come le maniglie delle finestre e le porte sono stati restaurati e riposizionati, così come è successo per gli anelli di ferro originali che servivano per legare i cavalli. In questo modo gli architetti sono stati in grado di preservare non solo l’aspetto generale e l’atmosfera del luogo, ma anche il suo spirito.
©Photo: Matteo Canestraro
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