Grazie alle leggi regionali per il recupero dei sottotetti è più facile realizzare una mansarda da sogno. Ecco 5 progetti da cui prendere spunto.
La prima cosa da fare è verificare le leggi vigenti nella Regione in cui si trova il sottotetto da restaurare, in quanto sono molto diverse tra loro. Ecco in breve quali sono le caratteristiche comuni.
Altezze minime
Tutte le Regioni consentono per i sottotetti altezze medie inferiori ai 270 cm regolari. L’altezza media più comune per il locali abitabili è di 240 cm, mentre per i locali di servizio, bagni, corridoi, è generalmente di 230 cm. Molte Regioni permettono un’ulteriore riduzione dell’altezza nei Comuni classificati come montani o semimontani, o al di sopra di una certa altitudine
Apertura di finestre nel sottotetto
Tutte le Regioni prevedono la possibilità di aprire finestre e lucernai per illuminare i locali con luce solare (ma in alcuni casi con particolari restrizioni). Nelle Regioni che lo indicano, il rapporto aero-illuminante (cioè il rapporto tra la superficie delle finestre e quella del pavimento) è 1/16; è più alto solo in Basilicata, Calabria e Molise.
Alzare il colmo e modificare la pendenza del tetto
In quasi la metà delle Regioni italiane, per ottenere le altezze medie e minime, non è permesso alzare la quota del colmo o modificare la pendenza del tetto.
Alcune Regioni consentono di elevare il tetto, ma a precise condizioni: ad esempio in Liguria se si innalzano i muri, la nuova altezza dell’edificio non deve superare quella prevista dal piano regolatore; nel Lazio si può modificare sia l’altezza di colmo che la pendenza della copertura purché non comporti un aumento superiore al 20% della volumetria del sottotetto esistente.
Qualche Regione esclude la possibilità di innalzare il tetto solo in alcune zone: ad esempio in Emilia Romagna le altezze di colmo e il resto non si possono modificare nei centri storici.
Per recuperare in altezza non c’è solo la possibilità di innalzare il tetto: lo stesso risultato si può ottenere anche abbassando il solaio del sottotetto, ma solo se quest’operazione non riduce l’altezza dell’ultimo piano inferiore a quella standard. È permesso abbassare il solaio in Calabria, in Puglia, in Emilia Romagna e in Molise (a condizione che il prospetto del fabbricato non cambi).
Leggi comunali sul recupero dei sottotetti
Prima di iniziare qualsiasi lavoro di recupero di un sottotetto è importante rivolgersi al Comune dove si trova l’immobile per verificare tutte le relative leggi vigenti.
Le normative di alcune Regioni riservano infatti ai Comuni la possibilità di decidere quali lavori si possono fare su un sottotetto e dove si possono recuperare.
5 idee per il recupero dei sottotetti
1 – Piemonte: una mansarda moderna in un palazzo liberty a Torino
Questa mansarda si trova nello storico quartiere di San Donato a Torino ed è stata trasformata in un moderno e funzionale bed & breakfast. E’ stata creata un’armonica fusione tra il minimale arredamento moderno e lo stile liberty del palazzo. Le nuance tenui degli interni, che vanno dal cipria al color mandorla, hanno accenti color mattone che richiamano l’esterno.
2 – Toscana: un appartamento su 2 livelli a Siena
Lo studio CMT architetti ha restaurato un originale appartamento in una palazzina dei primi dell’800 nel centro storico di Siena. L’appartamento si sviluppa su due livelli, mettendo in comunicazione visiva i due piani con un ballatoio nel centro della zona giorno che valorizza la considerevole estensione verso l’alto dell’ambiente a doppia altezza. Le travi e mezzane in cotto sono state trattate con una velatura a calce mentre tutte le altre pareti sono bianche o beige.
3 – Sardegna: un attico bianco e blu con soppalco a Cagliari
Questo attico, situato in un edificio storico nel quartiere Castello di Cagliari, nel punto più alto e antico della città, è stato ristrutturato dagli architetti Mauro e Matteo Soddu. La cucina, di un blu acceso come tutti gli arredi su misura presenti, è un tutt’uno con la scala. La presenza di diverse essenze lignee (travi, tavolato, infissi, pavimentazione del soppalco), dovuta interventi precedenti, è stata uniformata con una pittura bianca, contribuendo ad un aumento della luminosità.
4 – Emilia Romagna: una mansarda con un ampio terrazzo a Modena
Questa mansarda, ristrutturata dallo studio di architettura ZPZ Partners, si trova nel centro storico di Modena e occupa tutto il piano sottotetto di un palazzo antico. Gli architetti hanno voluto creare uno scenario bianco monocromatico, ma polimaterico: tanti materiali (mattoncini, laccature opache e lucide, legni, vetri e metalli) dello stesso colore, ma con grane differenti.
Il tema al centro del progetto è il dialogo tra arredi antichi, mobili di famiglia risalenti ai secoli XVII, XVII e XIX, uniti a un’estetica contemporanea.
5 – Puglia: appartamenti mansardati per le vacanze
La ristrutturazione a Lecce è opera degli architetti Annamaria Limongelli e Lucia Bianco. Nell’incantevole palazzo cinquecentesco sono a disposizione degli ospiti due appartamenti. La luminosità degli ambienti è assicurata da alcune finestre per tetti inserite nel soffitto in legno bianco. Lo stile shabby chic è coerente con quello che caratterizza gli ambienti del palazzo e ben interpreta le suggestioni del territorio: terracotta, ceramiche e antiche cementine rendono unica l’atmosfera.
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