Lo studio di Architettura Ciclostile si è occupato della ristrutturazione e riconversione di un fienile degli anni ’60.
La struttura è stata trasformata in un luogo di lavoro per l’artista, in un ambiente di sperimentazione e di racconto in cui la luce e le colline circostanti modellano l’architettura.
L’edificio è stato adattato alle esigenze del cliente, mantenendo le caratteristiche principali dell’edificio, di non particolare valenza architettonica, ma interessante per il tipo di attività che deve ospitare.
Al piano terra sono stati inseriti gli ambienti principali e quelli di servizio, così da liberare completamente il primo piano.
Il primo piano, infatti, è dedicato ad un grande open space con affacci sul verde, che ha sfruttato le altezze esistenti per ottenere un ambiente luminoso e areato, con grandi finestre per tetti.
Un altro elemento del progetto è la simmetria. La forma dell’immobile al piano terra è data da una struttura intelaiata in cemento armato con due file di pilastri che segnano la pianta e che dividono gli ambienti in base alle necessità.
La pianta risulta così divisa in tre, due ambienti più larghi caratterizzati da un laboratorio e uno studio, e un terzo dedicato ai servizi che diviene una fascia filtro tra i due ambienti principali.
Un terzo aspetto fondamentale del progetto è la relazione con il paesaggio, ricercata attraverso una maggiore connessione visiva.
Questo aspetto è stato particolarmente valorizzato grazie alla realizzazione di grandi aperture che aumentano la relazione interno-esterno dell’ambiente al primo piano.
©Photo: Fabio Mantovani
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