Questa casa, ristrutturata dagli architetti Elisa Rizzato e Massimo Galeotti, era con tutta probabilità un antico casino di caccia risalente al XVII secolo, costruito da una nobile famiglia veneziana.
La casa, iscritta all’istituto regionale Ville Venete, sorge nella frazione di Arfanta, tra le colline del territorio di Tarzo, ed è posta in testa ad un’unica quinta edilizia di edifici rurali che fronteggiano direttamente la strada comunale.
Dal punto di vista tipologico l’edificio presenta un unico piano abitabile rialzato, caratteristica che contraddistingue il tipo di destinazione d’uso per il quale l’edificio originariamente è stato costruito (casino di caccia), poiché veniva utilizzato solo saltuariamente e per poche ore.
Lo stato di conservazione della casa richiedeva un intervento importante: gli architetti hanno effettuato, accanto agli interventi puramente conservativi, quelli relativi alla realizzazione ex novo di elementi architettonici.
Sia al piano terra, sia al piano primo c’è stata una lieve ma sensibile ridistribuzione dello spazio per rendere abitabile e confortevole l’edificio, oggi destinato all’uso abitativo.
Gli architetti hanno recuperato anche un’aggiunta, postuma rispetto al periodo originario di costruzione, trasformandola nella nuova cucina. L’ambiente prende luce da una lunga finestra verticale posta sopra il piano di lavoro.
Gli ambienti interni sono rustici con il pavimento in pietra e alcuni elementi in legno. Tutto il materiale fittile e lapideo recuperato durante il restauro è stato ripulito e riutilizzato.
In alcuni punti della casa e stato valorizzato l’originale tetto in legno che ben si armonizza con il pavimento e alcuni elementi lignei.
Attraverso una scala in legno è possibile raggiungere l’ultimo piano della casa, quello mansardato, reso abitabile grazie all’intervento di recupero.
Un grande tetto inclinato in legno fa da soffitto a un ambiente grande e luminoso caratterizzato dalla presenza di finestre da tetto.
©Photo: Francesco Castagna
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