Quattro piani a piedi senza ascensore, attraverso scale ben tenute, ma anonime. Poi una porta come tante altre. E, una volta varcata la soglia, amore a prima vista! Questo è quello che un giovanissimo architetto bolognese, alle prese con l’acquisto della sua prima casa, ha provato varcando la soglia dell’ennesimo immobile.
Ristrutturazione con passione
Doppia altezza, luce, spazi aperti. Non una casa qualsiasi, ma una mansarda con un’anima.
L’occhio esperto ha subito riconosciuto gli interventi da fare: nulla di strutturale, ma tanto impegno e passione avrebbero potuto trasformare una mansarda un po’ datata in un sogno.
Con molte idee in testa, un po’ di pianificazione e l’entusiasmo di cimentarsi in qualcosa di nuovo, è stato avviato il preciso progetto di ristrutturazione.
I lavori sono stati eseguiti in totale autonomia, con un obiettivo principale: quello di dare più luminosità possibile agli ambienti, schiarendo le tonalità scure del tetto e sostituendo le vecchie finestre per tetti con nuovi modelli a risparmio energetico.
E’ proprio grazie alle finestre sul tetto che buona parte della luce raggiunge anche il piano sottostante che risente dell’orientamento a est.
Recupero e riciclo degli oggetti per dare un’impronta unica ai locali.
La mansarda è a doppia altezza e si sviluppa su due livelli: una zona giorno al piano terra e una zona notte sul soppalco.
Il filo conduttore di questo progetto è stato quello di recuperare è ridare nuova vita: in ogni spazio sono stati inseriti oggetti recuperati, riciclati e trasformati in qualcosa di nuovo. Unendo creatività e manualità gli arredi risultano così originali e gli ambienti unici e personali.
Gli appendiabiti nella zona giorno, accanto alla porta d’ingresso, sono stati costruiti utilizzando vere palle da biliardo, abbinate a ganci in ferro riciclato realizzati artigianalmente.
Il divano è stato realizzato artigianalmente con un fusto in acero riciclato, lungo ben 330 cm. Il colore verde svela la tenda militare dell’esercito con cui è stato rivestito.
I contenitori creati con legno di recupero sono diventati scaffali porta oggetti e libri.
Il vecchio tavolo da picnic ha preso nuova vita, pur mantenendo la sua funzione d’origine, grazie a una nuova verniciatura bianca e all’inserimento di un piano di vetro temperato.
Quattro pallet sovrapposti, inseriti nell’angolo relax sul soppalco, sono diventati una base di appoggio e un capace contenitore di oggetti come borse e zainetti.
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