Questo edificio, ristrutturato dall’architetto Massimo Galeotti, è inserito nel tessuto urbano dell’antico quartiere di Porto di Fiera a Treviso, proprio davanti alla Chiesa di S. Ambrogio e ha probabilmente subito, come il quartiere stesso, numerose modifiche nel corso degli anni.
L’intervento ha comportato la ristrutturazione della parte esistente, integrandola con un piccolo ampliamento reso possibile dal recupero volumetrico di una vecchia superfetazione, demolita nel lato del giardino interno e dal piano casa all’epoca vigente.
L’ampliamento che completa la volumetria dell’edificio è stato rivestito in doghe di legno nelle pareti verticali e anche in falda, per esaltarne la forma geometrica e per staccarsi in maniera evidente da quella che è la porzione antica e già esistente.
Nel lato verso la piazza sono state aperte nuove finestre, pensate dall’interno per inquadrare la Chiesa di fronte.
Negli interni si è conservato quello che è stato possibile recuperare dalle vecchie travi e della vecchia struttura del tetto in legno, prima nascosta e dopo l’intervento riportata a vista.
In molte stanze si nota la presenza di pareti in pietra che ben si integrano con il soffitto inclinato in legno.
Anche i pavimenti sono in legno ed è bello osservare una specie di specularità tra il soffitto in legno e il pavimento. Le pareti bianche creano un distacco tra i due elementi orizzontali.
Questo contrasto non si ha però nella zona di nuova costruzione in cui anche il nuovo soffitto è bianco. L’ambiente prende luce da una finestra da tetto che illumina il candido ambiente.
©Photo: Francesco Castagna
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