La luce del giorno è considerata ideale dal punto di vista biologico in termini di composizione, intensità e variabilità temporale.
Ma ciò potrebbe non valere per la luce naturale che entra in casa, soprattutto in inverno, perché le vetrate, le tende, le tapparelle e il colore delle pareti possono agire come filtri e modificare la composizione spettrale della luce che penetra all’interno.
Luce del sole e salute
La luce del sole è necessaria per mantenerti in salute allo stesso modo di un cibo ricco di sostanze nutritive.
La luce naturale riduce al minimo l’affaticamento degli occhi e migliora la concentrazione: la mancanza di luce ha un effetto negativo sull’apprendimento e sulla memoria dei bambini.
Stare a contatto della natura evoca sensazioni piacevoli, che riducono lo stress e la depressione e la luce naturale e la vista sul verde hanno un effetto positivo anche sui processi di guarigione.
Inoltre, la ricerca ha dimostrato che le stanze con molta luce naturale contengono circa la metà di batteri in meno rispetto alle stanze buie.
Tristezza stagionale per mancanza di luce
I cambiamenti stagionali della luce del giorno (giornate più lunghe in estate e più corte in inverno) influenzano il comportamento umano a lungo termine.
L’ingresso della luce del sole non dipende solo dalle condizioni atmosferiche attuali e all’ora del giorno, ma anche dalle stagioni.
L’autunno e l’inverno, che alle nostre latitudini sono accompagnati da meno luce, sono i periodi in cui si manifesta più spesso il disturbo affettivo stagionale, noto con la sigla SAD.
I suoi sintomi coincidono in molti modi con la depressione: le persone che soffrono di SAD provano tristezza, ansia, estrema stanchezza, aumento del bisogno di sonno e perdita di interesse per le normali attività.
I paesi nordici sono quelli che soffrono maggiormente di questo disturbo: più si è lontani dall’equatore, maggiore è la percentuale di persone con disturbi affettivi stagionali nella popolazione totale.
Con l’arrivo della primavera e dell’estate questi sintomi scompaiono.
Luce naturale in casa
La luce naturale ha un innegabile effetto positivo sull’umore e sulla psiche e crea una sensazione di benessere. Aumentare la vista e aprire gli spazi verso l’interno porta un senso di calma.
Le persone generalmente percepiscono l’osservazione della natura come un mezzo efficace per alleviare lo stress e il dolore. Un fattore importante per sentirsi felici in casa ed essere più riposati è svegliarsi gradualmente, con la luce naturale.
Per questo dovresti pensare di far entrare la luce naturale in casa da diverse direzioni. In mansarda le finestre per tetti ti permettono di ottenere una distribuzione uniforme della luce anche in piccoli ambienti posti all’interno della casa e negli angoli più bui senza complicate modifiche costruttive.
Con le finestre per tetti, grazie una ventilazione adeguata, puoi anche fornire un apporto di aria fresca e migliorare il clima interno anche durante i mesi più freddi.
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Affidati a un Consulente VELUXRitmo circadiano e benessere
Se la progettazione della luce naturale viene sottovalutata, oltre ai problemi psicologici, può anche creare dei problemi al ritmo circadiano.
È il ciclo, dipendente dall’alternanza del giorno e della notte, che sincronizza i processi corporei e che influisce su tutto, dalla quantità di energia di cui disponi durante il giorno, alla rigenerazione dell’organismo, fino alla velocità di invecchiamento.
Il bioritmo è strettamente correlato alla luce e allo spettro luminoso. I raggi del sole mattutino hanno uno spettro luminoso con una rappresentazione maggiore di arancione, rosso e, solo in parte, di blu e verde. A mezzogiorno, la componente blu domina la luce solare, per poi diminuire di nuovo verso sera per essere sostituita dall’arancione e dal rosso.
In questo modo il tuo corpo sa che sta arrivando la notte e rilascia gli ormoni che inducono il bisogno di riposo.
Maggiore è la luce naturale che si riceve durante il giorno, più si è protetti dagli effetti negativi della luce blu artificiale, alla quale si è esposti la sera e che blocca la produzione di melatonina, l’ormone del sonno.
L’esposizione alla luce solare in agosto e settembre porta a una minore morbilità durante la stagione influenzale. Un aumento del 10% della radiazione solare relativa riduce l’incidenza dell’influenza e questo è probabilmente dovuto alla vitamina D, che rimane a lungo nel corpo.
Per una salute e una resistenza durature dell’organismo, i ricercatori consigliano di trascorrere almeno tre ore al giorno alla luce del giorno, possibilmente tra le otto del mattino e mezzogiorno