Quale ruolo ha la luce naturale nel design, secondo Daniele Lago?
Senza luce non esisterebbe il design, inteso come atomi plasmati per essere visti e vissuti nelle nostre vite. Ho sempre prediletto la luce naturale, perché ci aiuta a ricaricarci di vita ed energia.
Ma anche la luce artificiale è molto importante nel nostro quotidiano, perché è comunque necessaria per vivere il design nelle fasi buie della giornata.
LAGO è presente in tutti gli ambienti della casa. Quali sono le tue raccomandazioni per un buon uso della luce naturale in uno degli ambienti più vissuti e centrali di ogni casa, la cucina?
Soggiorno e cucina hanno in particolar modo bisogno di più luce rispetto ad altri ambienti della casa, soprattutto nelle aree dedicate alla preparazione del cibo e ai pasti.
Se c’è la possibilità di aprire l’ambiente con finestre che affacciano sull’esterno, credo che lo spazio ne guadagni e diventi ancora più interessante.
Per me luce è non solo la fonte di illuminazione, ma anche la luce propria dell’abitazione, quella che riesco a percepire all’interno e che proviene dall’esterno dell’abitazione e ne definisce gli spazi.
Senza luce non esisterebbe il design, inteso come atomi plasmati per essere visti e vissuti nelle nostre vite. Ho sempre prediletto la luce naturale, perché ci aiuta a ricaricarci di vita ed energia.
L’appartamento LAGO di Alicante è una mansarda di 300 mq, piena di luce, a pochi passi dal mare. Come dialoga la luce naturale con l’arredo degli interni?
Nell’appartamento LAGO di Alicante prevale la simbiosi tra il bianco interno dell’abitazione e le numerose aperture. Lo spazio è stato progettato e arredato mettendo in primo piano le numerose finestre disposte sia in facciata sia sul tetto.
Questo rende particolarmente vitale l’interior di Alicante, il carattere degli spazi cambia con il trascorrere delle ore della giornata.
Quali indicazioni dai a chi vuole esaltare la luminosità di una mansarda anche attraverso la scelta degli arredi?
Sicuramente gli arredi della nostra linea Air sono i più indicati perché sono sospesi su impercettibili gambe di vetro e contribuiscono a dare luce e leggerezza all’ambiente.
Siamo la Indoor generation, passiamo il 90% del nostro tempo in ambienti chiusi. Qual è il tuo punto di vista di designer e imprenditore, cosa vedi nel futuro dell’abitare?
Credo che dovremo imparare a cucire arredi e progetti di interior empaticamente addosso alle persone, creando un design inclusivo che metta in connessione oggetti e persone. In LAGO da sempre cerchiamo di stabilire un tuning tra l’interior e il mondo esterno, facendo attenzione al comfort e alla qualità della vita negli spazi in cui il design LAGO incontra le persone. E immaginiamo case timeless, dove gli arredi possono vivere a lungo senza perdere il loro significato.
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