Se vuoi ristrutturare la tua seconda casa, hai a disposizione delle interessanti agevolazioni fiscali. Ad esempio, se fai dei lavori di ristrutturazione in due mansarde di tua proprietà, puoi ottenere due Bonus ristrutturazione e/o Ecobonus, uno per la prima e uno per la seconda casa. Ecco quali sono i Bonus seconda casa ancora attivi nel 2023.
Ecobonus classico al 65% e 50% per la seconda casa
Anche nel 2023 puoi usufruire dell’Ecobonus classico, che incentiva tutti i lavori in casa che migliorino le prestazioni energetiche dell’abitazione stessa (non vi sono limitazioni tra prima o seconda casa). Si tratta di una detrazione dall’imposta lorda, sia IRPEF che IRES, fino al 50% o pari al 65%, erogata in dieci rate annuali di uguale importo.
Le due percentuali di detrazione variano a seconda del tipo di lavori da effettuare.
Hai una detrazione del 50% per i lavori di:
- acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi e di schermature solari (allegato M al DL 311/2006), porte esterne, portoncini
- la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione con efficienza almeno pari alla classe A di prodotto, senza la contestuale installazione di sistemi di termoregolazione evoluti
- sostituzione o nuova installazione di impianto di climatizzazione invernale dotati di generatori a biomassa (pellet, truciolati etc.), fino a un valore massimo della detrazione di 30.000 euro.
Ottieni una detrazione del 65% anche nelle seconde case per:
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione di efficienza almeno pari alla classe A
- sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione
- sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con generatori d’aria calda a condensazione
- l’acquisto e posa in opera di micro-cogeneratori in sostituzione di impianti esistenti, a condizione che gli interventi producano un risparmio di energia primaria pari almeno al 20%
- interventi di sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione
- gli interventi di sostituzione, integrale o parziale, di impianti di climatizzazione invernale con pompe di calore ad alta efficienza e con impianti geotermici a bassa entalpia e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione realizzato
- gli interventi di sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore, dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria
- l’acquisto, l’installazione e la messa in opera di dispositivi multimediali per il controllo da remoto (building automation)
- i lavori di riqualificazione energetica
- gli interventi su edifici esistenti, parti di edifici esistenti o unità immobiliari, riguardanti strutture opache verticali (muri), strutture opache orizzontali (coperture e pavimenti) rispettando i requisiti di trasmittanza termica del Mise
- l’installazione di pannelli solari termici per la produzione di acqua calda.
Il super Ecobonus dal 2023 ha una percentuale ribassata dal 110% al 90%, ha limiti legati al reddito familiare e non è più utilizzabile per le seconde case.
Vuoi cambiare le vecchie finestre e risparmiare fino al 50%?
Scopri come funziona la detrazione del 50% per le ristrutturazioni, quali lavori sono previsti e come richiederla
Scarica la guida all’EcobonusBonus ristrutturazioni per le seconde case
Il Bonus ristrutturazioni è valido sia sulle prime che sulle seconde case. Si tratta di una detrazione Irpef del 50% sulle spese di restauro, viene erogata in 10 rate annuali di pari importo. La spesa massima detraibile è di 96 mila euro per immobile.
Ecco quali sono i lavori che ti danno diritto a ottenere il Bonus ristrutturazione anche nelle seconde case:
- lavori di manutenzione ordinaria, straordinaria, restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia fatti su parti comuni di edifici residenziali (cioè su condomini)
- lavori di manutenzione straordinaria, restauro e risanamento conservativo, ristrutturazione edilizia svolti su singole unità immobiliari residenziali di qualsiasi categoria catastale, anche rurali e pertinenze.
Rientrano nel Bonus ristrutturazioni anche i lavori di sostituzione degli infissi e serramenti.
Il Bonus ristrutturazioni è valido solo in abitazioni a destinazione residenziale, non commerciale, ma può essere richiesto anche per stanze non riscaldate (a differenza dell’Ecobonus che è ottenibile solo in stanze già dotate di riscaldamento). Queste regole sono valide sempre, per le prime o seconde case.
Bonus mobili per le seconde case
Un altro vantaggio, se decidi di fare lavori di restauro nella tua seconda casa, è quello di poter sfruttare il Bonus mobili (che è utilizzabile solo se usufruisci in contemporanea anche del Bonus ristrutturazioni). Se ristrutturi la tua mansarda in montagna o al mare, puoi acquistare nuovi mobili spendendo la metà. Il Bonus mobili è, infatti, una detrazione Irpef del 50% delle spese di arredamento, ma attenzione, puoi detrarre soli i mobili che arredano l’immobile oggetto della ristrutturazione.
Il tetto di spesa massimo detraibile con il Bonus mobili ha subito negli anni molte variazioni, nel 2023 è pari a 8 mila euro. Puoi detrarre i mobili solo se i lavori di ristrutturazione sono iniziati a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni di arredo.