Recupero del sottotetto in Piemonte nel 2024: cosa prevede la legge

La Corte Costituzionale ha bocciato alcune disposizioni del Piano Casa piemontese. Ecco quali sono le norme in vigore per ristrutturare un sottotetto in Piemonte.

Il Piano Casa del Piemonte varato nel 2022 e attualmente ancora in vigore ha l’obiettivo di semplificare gli iter burocratici e favorire il recupero dei sottotetti. La Corte Costituzionale, però, con la recente Sentenza n. 119 del 4 luglio 2024, ha dichiarato l’incostituzionalità di alcune disposizioni contenute all’interno, quelle decisamente troppo permissive e soprattutto in contrasto con le norme nazionali.

L’incostituzionalità di alcune regole del Piano Casa 2024 in Piemonte

Iniziamo dalle norme troppo permissive del Piano Casa Piemonte, quelle che sono state bocciate dalla Corte in quanto in contrasto con la Legge nazionale.

1- Divieto della premialità in caso di immobili oggetto di condono edilizio: se hai una casa, un sottotetto o mansarda condonati, non potrai attuare interventi previsti dal Piano Casa del Piemonte (l’articolo 5 della Legge Regionale 7 del 2022, nella parte in cui permettevano interventi anche a immobili sanati, è stato dichiarato incostituzionale).

2- Il principio di pianificazione urbana: la Corte ha bocciato parte dell’articolo 7 affermando il principio di inderogabilità rispetto all’attività di pianificazione, dei limiti “di densità edilizia, di altezza, di distanza tra i fabbricati, nonché rapporti massimi tra spazi destinati agli insediamenti residenziali e produttivi e spazi pubblici o riservati alle attività collettive, a verde, pubblico o a parcheggi”.

3- No al recupero di sottotetti “futuri”. La Consulta, inoltre, ha dichiarato incostituzionale l’art. 8 della stessa Legge regionale piemontese nella parte in cui aveva disposto che per gli edifici realizzati dopo l’entrata in vigore della medesima il sottotetto fosse recuperabile decorsi tre anni dalla realizzazione o ad avvenuto perfezionamento delle pratiche di legittimazione.

Tale previsione risulta in contrasto con l’art. 3 Cost. poiché la previsione dell’indiscriminato recupero dei sottotetti, compresi quelli di nuova o perfino futura realizzazione, è irragionevole. L’obiettivo della norma è salvaguardare dal consumo di suolo e recuperare il patrimonio edile esistente.

4- Le “variazioni essenziali al progetto approvato”, secondo la Corte le Regioni possono esprimere solo una normativa di dettaglio che non può contraddire la scelta espressa dal legislatore statale di sanzionare con la demolizione ogni modifica incompatibile con l’originario progetto edificatorio.

5 – Inderogabilità degli standard urbanistici. Infine la Consulta ha dichiarato incostituzionale l’art. 47 della L. R. Piemonte n. 7/2022 nella parte in cui consente interventi edilizi in deroga agli standard urbanistici definiti dalla disciplina nazionale di cui al D.M. 1444/1968. 

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Ampliamenti ammessi in Piemonte nel 2024

Ecco ora gli interventi di recupero ammessi dal Piano Casa Piemonte in coerenza con le norme nazionali. La Legge piemontese del 2022 prevede negli edifici con destinazioni totalmente o in parte residenziale o turistico ricettiva o direzionale siano ammessi ampliamenti fino ad un massimo del 25 per cento della superficie o del volume (calcolati secondo quanto previsto dal regolamento edilizio vigente). 

Solo per gli edifici residenziali esistenti, uni o bifamiliari, è ammesso un ampliamento di 30 metri quadrati o 90 metri cubi per ciascuna unità immobiliare.

Tutti gli interventi devono rispettare le eventuali prescrizioni di salvaguardia dei vincoli architettonici di valore storico-artistico o paesaggistico.

Il Piano Casa del Piemonte ammette ampliamenti del 25% per gli edifici residenziali, il 20% per gli edifici a destinazione produttiva.

Ampliamenti in Piemonte per edifici a destinazione produttiva

Per gli edifici con destinazione, totalmente o in parte, produttivaindustrialelogistica artigianale sono ammessi lavori di ristrutturazione edilizia con un aumento massimo del 20 per cento della superficie coperta esistente o del volume esistente o della superficie lorda esistente, fino ad un aumento massimo di 2.000 metri quadrati. L’ampliamento può essere realizzato in soluzione unitaria con l’unità immobiliare principale o anche come edificio autonomo, ma ubicato all’interno dell’ambito di pertinenza aziendale.

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Piano Casa Piemonte, cosa prevede per demolizione e ricostruzione

Gli interventi di demolizione e ricostruzione con ampliamento in Piemonte possono essere fatti sugli edifici a destinazione prevalentemente residenziale, turistico-ricettiva, artigianale, produttiva o direzionale. Sono ammessi sia la sopraelevazione, alle condizioni previste da eventuali delibere comunali, sia il cambio di destinazione d’uso, nei limiti delle destinazioni d’uso compatibili o complementari previste dai PRG vigenti. La premialità aumenta del 5 per cento se i materiali prodotti dalla demolizione vengono avviati ad operazioni di recupero, viene ulteriormente aumentata del 5 per cento se per la realizzazione degli interventi previsti sono svolti lavori di bonifica del suolo.

Vista la delicatezza dell’argomento, e alla luce delle nuove modifiche al Piano Casa piemontese dettate dalla Corte Costituzionale, prima di recuperare un sottotetto, ti consigliamo di avvalerti della consulenza di un professionista esperto.

Altezze medie e minime sottotetti in Piemonte

La recente norma nazionale Salva Casa ha abbassato l’altezza minima per rendere abitabile una casa ristrutturata, da 2,7 metri a 2,4. Nel caso del Piemonte non cambia praticamente nulla. L’altezza minima richiesta è di 2,4 m, che si abbassa a 2,2 m per i locali accessori. Nel Comuni montani piemontesi i valori minimi richiesti sono 2,2 m e soli 2 m per i locali accessori. Concorrono al calcolo delle altezze anche gli abbaini.

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Data:

Autore:

Elena Liziero
Realizzazione

Recupero del sottotetto in Piemonte nel 2024: cosa prevede la legge

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