Dopo un lungo iter, il nuovo Piano Casa della Regione Friuli Venezia Giulia è ormai verso l’approvazione in Consiglio regionale. Ricordiamo che il Piano Casa del Friuli non ha una scadenza, le recenti modifiche fanno parte della proposta di legge n.26 che riguarda le “Misure urgenti per il recupero della competitività regionale”.
L’attuale Piano Casa prevede la possibilità di riqualificare e ristrutturare gli edifici già esistenti, con un ampliamento fino al 35% che aumenta al 50% della superficie in caso di demolizione e ricostruzione.
Nel nuovo Piano Casa viene fatta una distinzione tra i piccoli interventi edilizi, che sono legati a esigenze familiari, ad esempio l’ampliamento per creare una stanza in più o una camera più grande, e i lavori più importanti. I primi potranno usufruire di deroghe volumetriche senza aggravi burocratici, tecnici o di costi, mentre per gli interventi volumetrici più importanti, spesso con obiettivi speculativi di compra-vendita, la nuova Legge prevede un’approvazione preventiva del consiglio comunale. Questo passaggio consiliare è stato previsto per gli interventi oltre i 2000 metri cubi e per i nuovi edifici che avranno una altezza superiore al 50% dell’edificio esistente.
"La norma attuale ha come caposaldo la possibilità di ampliare il volume di un edificio. Unica condizione: si deve intervenire contestualmente con la riqualificazione di quanto esiste già, soprattutto attraverso l’efficientamento energetico, il miglioramento del comfort abitativo, l’introduzione dell’economia circolare con il riutilizzo dei materiali".
Il consigliere regionale Lorenzo Tosolini, tra i promotori della Legge
Tra le novità principali del nuovo Piano Casa del Friuli Venezia Giulia c’è anche l’introduzione dei crediti edilizi da “rinaturalizzazione” che hanno l’obiettivo di migliorare il territorio eliminando gli edifici degradati attraverso la demolizione, la successiva bonifica del suolo e la rimessa in circolo del volume attraverso un registro dei crediti edilizi gestito dal Comune.
L’obiettivo è sensibilizzare i progettisti e i costruttori non più a “consumare” territorio agricolo trasformandolo in suolo edificabile, ma a una edificazione a volumi invariati. Questa norma consente di costruire solo dopo aver demolito, lasciando la responsabilità ai singoli comuni di scegliere quali vecchi edifici vanno eliminati dal territorio e dove quel volume va riedificato.
Piano Casa e recupero sottotetti
Il Piano Casa del Friuli Venezia Giulia consente il recupero a fini abitativi anche dei sottotetti esistenti senza modifiche alla sagoma, se contestuale a interventi di ristrutturazione edilizia, restauro, risanamento conservativo e manutenzione straordinaria dell’edificio.
Se vuoi recuperare il tuo sottotetto in Friuli, quindi, grazie al Piano Casa resta confermata la possibilità di renderlo abitabile aumentando il volume fino al 35% rispetto al resto della tua abitazione, devi ricordarti che i lavori non possono aumentare le unità immobiliari e devono rispettare un’altezza minima di 1,30 metri e un’altezza media di 1,90 metri.