Permessi di costruire per ristrutturare una mansarda

Vuoi ristrutturare la tua mansarda ma non sai quale permesso dovrai presentare in Comune? Ecco una guida ai principali titoli edilizi.

Prima di partire con qualsiasi tipo di lavoro, devi informarti sul titolo edilizio giusto da presentare e sui tempi di attesa prima di partire con il cantiere.

I tempi necessari per ottenere un permesso di costruire possono variare in base alla complessità dell’intervento, al tipo di permesso richiesto e alla velocità nella presentazione dei documenti richiesti. Di solito la Legge prevede un periodo massimo di 90 giorni per la valutazione e l’approvazione della domanda di permesso di costruire.

Per presentare una richiesta di permesso di costruire, dovrai far compilare a un tecnico esperto un’apposita documentazione tecnica completa di progetti, planimetrie, relazioni tecniche e altri documenti richiesti dal regolamento edilizio del Comune in cui si trova la tua casa o mansarda. Dovrai presentare questi documenti agli uffici competenti, e la pratica verrà in seguito valutata secondo le normative vigenti.

Ecco una carrellata dei principali permessi di costruire in Italia.

Lavori che non necessitano di permesso: edilizia libera

Iniziamo dalle belle notizie: non tutti i lavori necessitato di questi titoli edilizi. Ad esempio, se vuoi sostituire le finestre per tetti rinnovandole con modelli più belli e performanti, ma della stessa dimensione, la Legge in vigore richiede solo una semplice comunicazione al Comune. Meglio in ogni caso se fai una telefonata all’ufficio tecnico comunale: ad es. in alcuni Comuni in provincia di Trento viene richiesta una SCIA per la sostituzione di serramenti della stessa misura, ma di colore o materiale diverso.

Ecco le principali categorie di lavori edili che rientrano nell’edilizia libera:

  1. Lavori di manutenzione ordinaria: la verniciatura, la pulizia delle facciate, la riparazione di piccole crepe, la sostituzione di piastrelle danneggiate, la manutenzione degli impianti sanitari o elettrici, ecc.
  2. Lavori interni non strutturali: l’installazione di nuovi rivestimenti (pavimenti, pareti), la sostituzione di infissi (porte, finestre) con prodotti simili nelle dimensioni e caratteristiche, la ristrutturazione degli interni senza modificare le strutture portanti.
  3. Piccole costruzioni esterne: la realizzazione di piccole strutture esterne come pergolati, tettoie, gazebo, ripostigli di dimensioni limitate che non impattano sulle superfici coperte o sulle distanze dalle proprietà confinanti.
  4. Giardini e lavori esterni: l’allestimento di giardini, la costruzione di muretti di recinzione bassi, la sistemazione di vialetti o marciapiedi all’interno del proprio terreno.

Devi comunque fare attenzione: se i lavori che vuoi fare rientrano nelle categorie di edilizia libera prima elencate, potrebbero comunque essere soggetti a restrizioni o regolamentazioni locali. Ad esempio, potrebbero esserci limiti sulle dimensioni, sulle altezze massime, sulle distanze dalle proprietà confinanti o altre disposizioni urbanistiche da rispettare.

Prima di intraprendere qualsiasi lavoro edile, ti consigliamo di consultare gli uffici comunali competenti o un tecnico specializzato per verificare se i lavori che vuoi fare rientrano effettivamente nell’edilizia libera.

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CILA per i lavori di ristrutturazione più leggeri

Il Permesso CILA, acronimo di Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, è richiesto per interventi di manutenzione considerati “leggeri”. Si tratta ad esempio di modifiche interne alla mansarda, come la realizzazione di pareti divisorie in cartongesso, senza però alterare gli elementi strutturali. Altri lavori leggeri che rientrano nella CILA sono l’eliminazione di barriere architettoniche, l’installazione o l’integrazione di servizi tecnologici e igienico-sanitari. Inoltre, la CILA è necessaria anche per la modifica delle dimensioni di un serramento.

Nella certificazione CILA devono essere inclusi i dati e la documentazione dell’impresa a cui verranno affidati i lavori. In alternativa, nel caso in cui tu stesso esegua i lavori, deve essere specificata la dicitura “lavori in economia”.

Per la sostituzione delle finestre del tetto con altre delle stesse dimensioni, è sufficiente una comunicazione al Comune. Se le dimensioni del serramento vengono modificate, devi presentare una CILA.

Lavori di ristrutturazione con “SCIA alternativa al permesso di costruire”

La SCIA alternativa alla richiesta del permesso di costruire è necessaria se hai in programma lavori più significativi, come ad esempio:

  • interventi di ristrutturazione edilizia che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente e che comportino:
    • modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti, limitatamente agli immobili compresi nelle zone omogenee A (centri storici)
    • mutamenti della destinazione d’uso, nonché gli interventi che comportino modificazioni della sagoma di immobili sottoposti a vincoli ai sensi del dlgs 42/2004 (edifici vincolati).

Dopo aver presentato la SCIA alternativa, devi attendere almeno 30 giorni prima di avviare i lavori.

zona giorno

Lavori più pesanti di ristrutturazione necessitano della SCIA

La SCIA vera e propria, acronimo di “Segnalazione Certificata di Inizio Attività” è necessaria nel caso di lavori più rilevanti e strutturali, come modifiche alla struttura della mansarda, l’installazione di nuove aperture (porte o finestre) in un muro portante, la ricostruzione del tetto, la realizzazione di un solaio o il rinforzo di pilastri o travi.

A differenza della SCIA alternativa, con questa procedura gli interventi strutturali possono iniziare il giorno stesso, subito dopo la presentazione della documentazione al Comune.

Per essere sicuro di presentare il documento giusto e compilato nel modo corretto, ti consigliamo di contattare direttamente gli uffici comunali e/o di avvalerti della consulenza di un professionista esperto del settore.

Lavori che richiedono il Permesso di costruire

Il Permesso di Costruire sostituisce la “vecchia” concessione edilizia è il titolo abilitativo richiesto per gli interventi di trasformazione urbanistica che comportano una maggiore incidenza urbanistica ed ambientale.

In particolare, la norma richiede il permesso di costruire per:

  • interventi di nuova costruzione
  • interventi di ristrutturazione urbanistica
  • interventi di ristrutturazione edilizia “pesante” che portino ad un organismo edilizio in tutto o in parte diverso dal precedente, nei casi in cui comportino una modifica della volumetria.

Dopo aver presentato il Permesso di costruire, i lavori devono avere inizio entro un anno dal rilascio del titolo edilizio e devono concludersi nei successivi tre anni.

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Autore:

Elena Liziero
Realizzazione

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