La Legge di Stabilità ha prorogato fino al 31 dicembre 2018 le detrazioni per la riqualificazione energetica degli edifici.
Novità 2018: la detrazione Irpef prevista dall’Ecobonus non sarà più pari al 65% per tutti i lavori effettuati ma passerà al 50% per:
- sostituzione e posa in opera di infissi
- sostituzione e posa in opera di impianti di climatizzazione invernale con l’installazione di caldaie a condensazione e a biomassa
- installazione schermature solari.
Così come previsto attualmente per i condomini, sarà possibile optare per la cessione del credito anche in caso di lavori effettuati su singole unità immobiliari.
Per gli interventi di riqualificazione energetica che riguardano le parti comuni degli edifici condominiali la detrazione sale al 70% se l’intervento interessa almeno il 25% dell’involucro edilizio e al 75% se l’intervento è destinato a migliorare la prestazione energetica invernale ed estiva delle parti comuni condominiali.
Chi può ottenere l’Ecobonus
Non cambiano regole rispetto agli altri anni, la detrazione per gli interventi di efficientamento energetico può essere richiesta da persone fisiche, compresi i professionisti, società di persone, società di capitali, associazioni tra professionisti, enti pubblici e privati che non svolgono attività commerciale. Non è necessario essere proprietari dell’immobile. Le spese per i lavori possono infatti essere sostenute anche da chi detiene l’immobile in comodato, dal coniuge, dai parenti entro il terzo grado e dagli affini entro il secondo grado conviventi con il possessore o detentore.
Quali sono gli immobili ammessi
L’Ecobonus per gli interventi di efficientamento energetico può essere richiesto per gli edifici in tutte le categorie catastali, compresi quelli strumentali, a condizione che non siano ancora in costruzione e abbiano già un impianto di riscaldamento. Quest’ultima condizione non vale per l’installazione dei pannelli solari. Se nell’intervento di riqualificazione è compresa una demolizione e ricostruzione con ampliamento, l’agevolazione è riconosciuta solo per i lavori effettuati sulla parte di edificio esistente.
Lavori per cui si può richiedere la detrazione:
L’Ecobonus spetta per tutta una serie di lavori:
- Riqualificazione globale degli edifici esistenti: deve portare a un fabbisogno annuo di energia per la climatizzazione invernale non superiore ai valori riportati nelle tabelle di cui all’Allegato A del DM 11 marzo 2008 (come modificato dal DM 26 gennaio 2010). La soglia massima del risparmio ottenibile è di 100 mila euro.
- Interventi sugli involucri degli edifici: strutture opache verticali, coperture, pavimenti, (per finestre, infissi e tende oscuranti ricordiamo che l’agevolazione scende dal 65% al 50%), comprese le demolizioni e ricostruzioni eventualmente connesse con la loro realizzazione che consentano di ottenere una riduzione della trasmittanza termica U, in base ai valori indicati nella tabella di cui all’Allegato B del DM 11 marzo 2008 (come modificato dal DM 26 gennaio 2010). L’agevolazione massima per questi lavori arriva fino a 60 mila euro.
- Installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda per usi domestici o industriali e per la copertura del fabbisogno di acqua calda in piscine, strutture sportive, case di ricovero e cura, istituti scolastici e università. Anche per i pannelli solari la detrazione massima è di 60 mila euro.
- Sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale esistenti ma solo con con impianti dotati di caldaie a condensazione tecnologicamente più avanzate (classe A con sistemi di termoregolazione evoluti), viene invece eliminato il bonus per quelle meno performanti (classe B). Questi interventi danno diritto ad una detrazione massima di 30 mila euro.
- Interventi di adeguamento antisismico delle prime case e degli edifici produttivi ricadenti nelle zone sismiche ad alta pericolosità (zone 1 e 2 ex Opcm 3274/2003).
- Dal 2016 rientrano nelle detrazioni del 65% anche l’acquisto, installazione e messa in opera di sistemi domotici, ma solo i dispositivi multimediali per il controllo da remoto degli impianti di riscaldamento, produzione di acqua calda e climatizzazione nelle unità abitative.
I dispositivi domotici che rientrano nell’incentivo devono:
a) mostrare attraverso canali multimediali i consumi energetici, mediante la fornitura periodica dei dati
b) mostrare le condizioni di funzionamento correnti e la temperatura di regolazione degli impianti
c) consentire l’accensione, lo spegnimento e la programmazione settimanale degli impianti da remoto.
Come ottenere l’Ecobonus
Per ottenere l’Ecobonus è necessario che un tecnico abilitato asseveri la rispondenza dell’intervento ai requisiti richiesti. Per prodotti come finestre o caldaie è richiesta solo una certificazione fornita dal produttore. Bisogna inoltre avere l’Attestato di prestazione energetica (APE), ma non per la sostituzione di impianti termici con caldaie a condensazione, pompe di calore o impianti geotermici, per l’installazione di pannelli solari e la sostituzione delle finestre. Va infine compilata la scheda informativa relativa ai lavori realizzati. La documentazione deve essere inoltrata all’Enea entro 90 giorni dalla fine dei lavori.
Le spese devono essere effettuate tramite bonifico bancario o postale indicando la causale del versamento, il codice fiscale del beneficiario della detrazione, il numero di partita Iva o il codice fiscale del soggetto a favore del quale è effettuato il bonifico, cioè il professionista o l’impresa che ha effettuato i lavori.
La detrazione è ripartita in dieci quote annuali di uguale importo. Per gli interventi che consistono nella prosecuzione in più anni di interventi appartenenti alla stessa categoria, occorre tener conto anche delle detrazioni fruite negli anni precedenti per il computo del limite massimo della detrazione.
Quali documenti conservare
Il beneficiario della detrazione deve conservare il certificato di asseverazione redatto dal tecnico, l’APE (ove richiesto), la ricevuta di invio all’Enea tramite internet (o per raccomandata postale) dell’attestato di qualificazione o certificazione/prestazione energetica, la ricevuta del bonifico bancario o postale, le fatture e le ricevute fiscali che comprovano le spese sostenute per i lavori per cui si è richiesto l’Ecobonus.