Se hai un sottotetto che vuoi recuperare, innanzitutto devi fare riferimento alle Leggi regionali per il recupero dei sottotetti. In queste normative, infatti, sono fissati due importanti parametri che ti faranno capire in che modo procedere con i lavori:
1 – Altezze medie e minime: devi misurare l’altezza media e minima del tuo sottotetto e verificare se rientrano nei parametri richiesti dalla legge della tua Regione. Tutte le Regioni italiane consentono per i sottotetti altezze medie inferiori ai 270 cm previsti dalla normativa nazionale, ma ci sono molte differenze tra aree geografiche. Se nel tuo sottotetto non rientri nei parametri regionali, devi verificare se è ti consentito fare dei lavori di sopraelevazione del colmo del tetto. Se il sottotetto non ha l’altezza minima prevista dalla legge ma non è consentito elevare il colmo, in alternativa puoi creare un soppalco in legno.
2 – devi controllare il rapporto aeroilluminante richiesto dalla tua Regione (si tratta del rapporto tra la superficie del pavimento e quella delle finestre) che ha l’obiettivo di garantire luce e ricambio d’aria sufficienti all’interno dei locali per poter accogliere persone. Il Decreto Ministeriale del 5 luglio 1975 stabilisce a livello nazionale un Fattore Medio di Luce Diurna non inferiore al 2% e una superficie apribile non inferiore a 1/8 della superficie calpestabile. Le Leggi regionali per il recupero sottotetti hanno parametri diversi da quelli nazionali.
Come aumentare la luce della mansarda
Per aumentare il rapporto aeroilluminante, dovrai creare delle nuove finestre sulla parte superiore del tetto inclinata e, ove possibile (e se il Comune lo permette) anche sulla parte bassa delle mura perimetrali. I limiti minimi sono fissati per Legge, ma, secondo studi scientifici, è raccomandabile raggiungere una situazione di comfort visivo e risparmio energetico che si può ottenere con un fattore di luce diurna pari al 5%.
Aggiungere finestre per tetti alla tua mansarda non solo serve per rispettare le normative sul rapporto aeroilluminante, ma la maggiore illuminazione naturale diurna aumenta otticamente le dimensioni della stanza e migliora il comfort visivo.
Permessi richiesti
Dopo aver verificato le altezze e la luce naturale, a seconda del tipo di lavori che intendi fare, ti verrà richiesto uno specifico tipo di permessi.
CILA
La CILA viene richiesta in caso di lavori di manutenzione cosiddetti “leggeri” di modifica interna alla mansarda che non vanno a toccare gli elementi strutturali, come la creazioni di muri divisori in cartongesso. Serve la CILA anche per la modifica delle dimensioni del foro di un serramento, per esempio per inserire una finestra per tetti più grande.
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Questo tipo di permesso è richiesto per lavori un po’ più “pesanti” come ad esempio:
- ristrutturazione edilizia consistente che porti a realizzare un edificio del tutto o in parte diverso dal precedente e che comporti modifiche della volumetria complessiva degli edifici o dei prospetti
- ristrutturazione edilizia che, solo per gli immobili nei centri storici, comporti un cambio della destinazione d’uso (es. da ex loft industriale a mansarda)
- interventi che comportino modifiche della sagoma di immobili sottoposti a vincoli.
Se i tuoi lavori in mansarda sono tra questi, dopo la presentazione della Scia, devi attendere almeno 30 giorni prima di far iniziare i lavori.
SCIA
Ecco infine il tipo di permesso richiesto per il lavori in assoluto più consistenti, quelli che riguardano la struttura della tua mansarda, come ad esempio il rifacimento del tetto, l’apertura di una nuova porta o finestra su muro portante, la creazione di un solaio, il consolidamento di fondazioni, pilastri o travi. Con la Scia serve la certificazione di un professionista tecnico abilitato. A differenza della Scia alternativa, in questo caso gli interventi possono partire immediatamente il giorno stesso in cui si presenta la documentazione.
Bonus e incentivi
Una volta deciso il tipo di lavori da intraprendere per realizzare una nuova ed accogliente mansarda, arrivano le belle notizie: ci sono attivi ancora tanti incentivi che ti faranno risparmiare sul costo del restauro.
Bonus ristrutturazioni
Il più “classico” tra i bonus casa, rinnovato fino al 2024, ti consente di ottenere una detrazione del 50% per i lavori di ristrutturazione.
Tra gli interventi agevolabili ci sono:
– la riparazione del tetto, modificando la posizione preesistente
– la sostituzione di apparecchi sanitari ubicati nel sottotetto, le innovazioni con caratteristiche diverse da quelle preesistenti
– le modifiche interne ed esterne con varie opere edilizie senza modificarne la destinazione d’uso
– la formazione di una unità immobiliare abitabile nel sottotetto mediante l’esecuzione di opere edilizie varie (se già comprese nel volume).
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Parla con un consulente VELUXBonus mobili
Collegato al Bonus ristrutturazione, c’è il sempre vantaggioso Bonus mobili, si tratta della detrazione Irpef del 50% delle spese per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici di classe non inferiore ad A+ (A per i forni), e delle apparecchiature per le quali sia prevista l’etichetta energetica, ma solo se arredano la tua mansarda oggetto di ristrutturazione agevolata con il Bonus del 50%.
Il tetto di spesa massima detraibile per il 2022 è di 10 mila euro.
Bonus facciate
Meno conveniente rispetto agli altri anni (era al 90%), è stato mantenuto con una percentuale di detrazione comunque conveniente del 60%. Si tratta di un bonus per interventi finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti, di qualsiasi categoria catastale. La tua mansarda deve trovarsi nelle zone A (centro storico) e B (aree residenziali).
Il bonus facciate 2022 comprende tutti gli interventi sulle
- strutture opache della facciata
- su balconi o su ornamenti e fregi, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna.
Attenzione, però, il Bonus facciate non spetta per gli interventi effettuati sulle facciate interne dell’edificio, se non visibili dalla strada o da suolo ad uso pubblico.
Ecobonus
Con l’Ecobonus puoi ottenere la detrazione per i lavori sulle superfici orizzontali e verticali, come ad esempio se fai lavori sul tetto, e sulle superfici trasparenti, con la sostituzione delle finestre. Rientrano nel Bonus anche interventi di riqualificazione globale della mansarda.
Le percentuali di spesa detraibile variano a seconda degli interventi: ad esempio la sostituzione delle finestre è agevolata al 50%. Per il cambio degli impianti, l’aumento dell’isolamento delle pareti e del tetto, otterrai una detrazione del 65%.
Attenzione, però: per ottenere la detrazione dell’Ecobonus è necessario che il tuo sottotetto sia abitabile e riscaldato.
Superbonus
Il Bonus del 110% per le case singole ormai è agli sgoccioli, entro il 30 giugno 2022 devi svolgere almeno il 30% dei lavori, tra i quali, ricordiamo devi fare almeno uno di questi due tipi:
- lavori di isolamento che riguardino oltre il 25% dell’intonaco (comprese le superfici inclinate, quindi il tetto)
- interventi sugli impianti di climatizzazione invernale sostituendoli con altro sistema centralizzato ad alto risparmio energetico.
Se la tua casa ha un sottotetto, puoi far rientrare anche la sua ristrutturazione in questo super incentivo, ma visti i tempi ristretti, ti consigliamo di puntare più sugli altri incentivi che comunque ti fanno risparmiare almeno la metà dei costi e hanno delle scadenze molto più “tranquille”, per l’Ecobonus classico e per Bonus ristrutturazioni e mobili, hai tempo fino al 2024.