E’ sempre conveniente ristrutturare un sottotetto, ma a seconda del tipo di lavori ed anche della destinazione d’uso, puoi sfruttare Bonus diversi. Con l’interpello n. 611/2021 l’Agenzia delle Entrate ha risposto al caso di un cambio di destinazione d’uso, successivo alla fine dei lavori di recupero di un sottotetto, su un immobile su cui il proprietario vorrebbe beneficiare dell’Ecobonus e del Bonus ristrutturazioni.
Il caso: un sottotetto ristrutturato con cambio d’uso, da residenziale a studio
Il quesito all’Agenzia riguarda il proprietario di un appartamento (in categoria catastale A/3) su cui vuole fare lavori di recupero del patrimonio edilizio e di efficientamento energetico, beneficiando dell’Ecobonus e del Bonus ristrutturazioni.
Al termine dei lavori l’appartamento verrebbe concesso in comodato al coniuge, per utilizzarlo come studio professionale, con conseguente cambio di destinazione d’uso da residenziale a ufficio / studio privato.
Il quesito è il seguente: il cambio di destinazione d’uso può comportare la perdita delle detrazioni?
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Scarica subito la guida al Bonus ristrutturazioniLa risposta dell’Agenzia delle Entrate
L’Agenzia ricorda che ai fini del Bonus ristrutturazioni al 50%, i lavori devono essere eseguiti su edifici residenziali o su parti di edifici residenziali di qualunque categoria catastale, anche rurale, purché esistenti.
Sono quindi esclusi dal Bonus gli interventi realizzati su edifici o su parti di edifici non residenziali.
E’ poi possibile, ad esempio, ottenere il Bonus ristrutturazioni al 50% anche in caso in cui i lavori riguardino un immobile non residenziale che risulterà con destinazione d’uso abitativo solo a seguito dei lavori edilizi, purché nel provvedimento amministrativo che autorizza i lavori risulti che ci sarà il cambio di destinazione d’uso.
L’Ecobonus si applica, invece, a tutti gli edifici esistenti, anche non “residenziali”.
Nel caso di studio, poiché chi ha posto il quesito vuole fare dei lavori di ristrutturazione in un sottotetto su un’unità immobiliare residenziale (categoria catastale A/3) che al termine degli interventi verrà adibita a studio professionale, le Entrate ritengono che egli non potrà usufruire del Bonus ristrutturazioni in quanto l’immobile a seguito degli interventi non avrà una destinazione d’uso abitativa.
Per lui sarà invece possibile richiedere l’Ecobonus, visto che questa detrazione vale anche per interventi realizzati su immobili non abitativi.
Se ristrutturi un sottotetto in abitazione residenziale ma poi cambi destinazione d’uso in non residenziale (ad es. ufficio o studio) potrai usufruire dell’Ecobonus ma non del Bonus ristrutturazioni.
Lavori che rientrano nel Bonus ristrutturazioni
Ricordiamo che la ristrutturazione del sottotetto mediante “demolizione pareti esistenti e ricostruzione di nuove pareti per ridistribuzione interna dei locali” con “contestuale cambio di destinazione d’uso delle unità immobiliari in un’unica unità immobiliare abitativa” e con riferimento alla parte esistente, rientra nella classica detrazione fiscale del 50% entro il limite di spesa detraibile di 96.000 euro.
Ristrutturazione del sottotetto ed Ecobonus classico
Ricordiamo che, se il Super Ecobonus per le case singole è di fatto scaduto (entro il 30 settembre 2022 bisognava ultimare almeno il 30% dei lavori, da concludere a fine anno) c’è comunque ancora in vigore fino al 2024 l’Ecobonus classico.
Quindi se vuoi ristrutturare il sottotetto della tua casa unifamiliare puoi comunque usufruire del vecchio Ecobonus per tutti quei lavori che migliorino le prestazioni energetiche della futura mansarda, qualsiasi destinazione d’uso essa avrà. Ricordiamo, però, che le percentuali di detrazione variano a seconda del tipo di lavori che farai.
Ad esempio, la sostituzione delle vecchie finestre con altre di nuove, più belle e performanti, rientra nell’Ecobonus al 50%. Se vorrai contestualmente rifare il tetto, accederai al Bonus ristrutturazioni del 50% per i lavori di semplice ristrutturazione, mentre se migliorerai anche l’isolamento termico, potrai usufruire dell’Ecobonus e in questo tipo di lavori l’aliquota dell’agevolazione aumenterà al 65%.
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