Bonus ristrutturazioni 2025: tutte le novità
La Legge di Bilancio 2025 è stata approvata a fine 2024 e al suo interno sono contenuti anche tutti i Bonus casa, tra i quali uno dei più classici ed utilizzati è il Bonus ristrutturazioni. Dal 2025 questo Bonus così come l’Ecobonus e il Sismabonus sono stati profondamente cambiati. La nuova logica premia i lavori nelle prime case penalizzando con aliquote più basse i lavori nelle seconde e terze case. Ecco i dettagli.
Bonus ristrutturazione in percentuale diversa tra prime e seconde case
I nuovi incentivi fiscali 2025 sulla casa sono stati studiati per premiare i lavori nelle prime case. Nel caso del Bonus ristrutturazioni la percentuale di detrazioni per i lavori nell’abitazione principale resta al 50%, mentre se vuoi ristrutturare la seconda casa al mare, in montagna o al lago, la percentuale di detrazione scende al 36%. Ulteriori riduzioni del beneficio fiscale sono previste dal Governo nel biennio successivo 2026 / 2027: le percentuali di detrazioni scenderanno ulteriormente al 36% per i lavori nelle prime case e al 30% per le seconde. Meglio cogliere l’attimo e fare i lavori di ristrutturazione nel 2025.
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Contatta un Consulente VELUXPer quali lavori puoi richiedere il Bonus ristrutturazioni 2025
Per quanto riguarda il tipo di lavori detraibili con il Bonus ristrutturazione, non ci sono novità rispetto agli anni scorsi.
Anche nel 2025 per ottenerlo dovrai fare almeno uno di questi lavori:
- manutenzione straordinaria e lavori di ristrutturazione edilizia su case residenziali (per esempio la ristrutturazione di un sottotetto per ottenere una stanza abitabile in più)
- manutenzione sia ordinaria che straordinaria, restauro e risanamento conservativo su parti comuni di condomini residenziali (ad esempio il recupero del sottotetto condominiale ma anche lavori di manutenzione ordinaria come la semplice sostituzione dei lucernari senza cambiamento di grandezza, colore e materiale)
- ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi
- acquisto di box auto pertinenziali
- eliminazione barriere architettoniche
- interventi per prevenire furti
- bonifica amianto
- messa in sicurezza contro infortuni.
A differenza dell’Ecobonus che è applicabile solo in stanze che hanno già un impianto di riscaldamento fisso e funzionante, il Bonus ristrutturazione è applicabile anche in stanze non riscaldate, come potrebbe essere un sottotetto che vuoi trasformare in mansarda abitabile.
Il Bonus ristrutturazione nel 2025 è al 50% per le prime case e al 36% per le seconde, ci sono delle riduzioni riguardanti i massimali per i redditi sopra ai 75.000 euro.
Nuovi limiti per redditi sopra ai 75.000 euro
Per il Bonus ristrutturazione il massimale di spesa totale da portare in detrazione resta di 96.000 euro, ciò significa che per le prime case sarà detraibile la metà di questa cifra, per le seconde case scenderà al 36%. In tutti i casi resta la detrazione sotto forma di sconto Irpef in dieci rate annuali.
Per i redditi sopra ai 75.000 euro il Governo ha previsto dei limiti per ridurre i massimali detraibili annuali.
Innanzitutto sono previsti due scaglioni, ciascuno con un diverso massimale detraibile:
- chi ha un reddito tra i 75.000 e i 100.000 euro può portare in detrazione fino a un massimo di 14.000 euro
- chi ha un reddito oltre i 100.000, può detrarre fino a 8.000 euro.
In secondo luogo, a seconda dello scaglione, il massimale deve essere moltiplicato per un coefficiente che tiene conto del numero dei figli e/o la presenza di un figlio disabile. Per le famiglie senza figli il coefficiente è 0,50, ciò significa che il massimale viene dimezzato. Per chi ha un figlio il coefficiente è di 0,70 mentre per chi ha due figli è di 0,85. Nel caso di tre o più figli, o di un figlio disabile certificato, il coefficiente è 1 e cioè il massimale resta invariato a seconda dello scaglione.
Per le spese la cui detrazione è ripartita su più annualità (come il Bonus ristrutturazioni), ai fini della determinazione del massimale sopra i 75.000 euro, vanno contate le rate riferite a ciascun anno.
Chi può accedere al Bonus Casa o Bonus Ristrutturazione
Il Bonus Ristrutturazione può essere utilizzato dai contribuenti residenti o non in Italia, assoggettati all’imposta sul reddito delle persone fisiche (Irpef). Per utilizzare il Bonus ristrutturazione 2025 devi risultare intestatario delle spese ed essere inoltre proprietario o nudo proprietario dell’immobile su cui vengono fatti i lavori.
Il diritto si estende anche al non proprietario se risulta:
- titolare di un diritto reale di godimento (usufrutto, uso, abitazione o superficie)
- locatario o comodatario
- socio di cooperative divise e indivise
- imprenditore individuali, per quanto riguarda gli immobili non rientranti fra i beni strumentali o merce.
Inoltre hanno diritto al bonus (a condizioni che risultino sostenitori della spesa) anche:
- il familiare convivente del possessore o detentore dell’immobile oggetto dell’intervento
- il coniuge separato assegnatario dell’immobile intestato all’altro coniuge
- il componente dell’unione civile ai sensi della legge n. 76/2016, per la tutela dei diritti derivanti dalle unioni civili tra persone dello stesso sesso
- il convivente more uxorio, non proprietario dell’immobile oggetto degli interventi né titolare di un contratto di comodato.
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Parla con un esperto VELUXCosa si intende per abitazione principale o prima casa
Nella legge si parla di “prima casa” e “abitazione principale” ma è bene approfondire questo argomento chiave delle nuove detrazioni fiscali 2025.
Le agevolazioni sono concesse con aliquota maggiorata (al 50% nel 2025) solo se l’immobile è quello scelto per la residenza o la dimora stabile del proprietario.
L’art-15 del TUIR identifica che “per abitazione principale si intende quella nella quale il contribuente o i suoi familiari dimorano abitualmente”.
Bonus mobili collegato al Bonus ristrutturazioni
Una bella notizia che era già stata preannunciata: in mezzo a tanti tagli e regole più restrittive, nel 2025 è rimasto intatto un Bonus molto conveniente se vuoi ristrutturare la tua mansarda. Si tratta del Bonus mobili, una agevolazione legata all’acquisto di arredamento, mobili e grandi elettrodomestici (solo se ad alta efficienza energetica, pari alla classe A+ o A per i forni) a patto che siano oggetto di arredo di una stanza restaurata (e sulla quale si usufruisce del Bonus ristrutturazioni).
Il Bonus mobili 2025 resta una agevolazione fiscale al 50% sia per le prime che per le seconde case, la quota massima detraibile è di 5.000 euro da ripartire in 10 rate annuali di pari importo.
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