A differenza di un normale appartamento, che in genere ha un soffitto orizzontale e delle pareti verticali, una mansarda o un sottotetto possono avere una volumetria più articolata, in funzione soprattutto della forma dell’involucro, della tipologia di tetto a disposizione e del rapporto con gli ambienti sottostanti.
La forma della copertura determina più di ogni caratteristica la percezione che abbiamo degli spazi interni. Ecco alcuni esempi:
Tetto piano
Un sottotetto con copertura piana è molto frequente nelle palazzine che fanno parte di un contesto urbano. Spesso nasce come locale tecnico o lavatoio condominiale che col tempo è stato ristrutturato, rifunzionalizzato o addirittura ridestinato a fini abitativi grazie a una delle numerose leggi regionali sul recupero dei sottotetti. In alcuni casi possiamo trovare appartamenti di tale tipologia anche in nuova costruzione.
In linea di massima non si differenzia troppo da un appartamento sottostante, se non per un paio di caratteristiche:
- la disponibilità di luce naturale, sia per il fatto che c’è una copertura su cui aprire finestre, sia perché essendo in alto non ha edifici intorno che possano fare ombra
- l’affaccio sulla città o sul paesaggio. E’ possibile che i soffitti siano sensibilmente più bassi di quelli di un appartamento interpiano: ragione in più per aprire finestre in copertura e per evitare la sensazione di oppressione
Tetto a falda singola
Una mansarda appartenente a questa tipologia avrà una sola grande superficie inclinata in copertura e la sensazione spaziale dipenderà molto dall’altezza massima e minima di tale superficie, dal tipo di tetto (in legno o in latero-cemento) e dal numero, dimensione e posizione delle eventuali finestre per tetti.
Sarà interessante gestire la distribuzione interna e gli arredi considerando la presenza di un soffitto ad altezza variabile.
Attenzione alla progettazione degli spazi bassi: al di sotto di una certa altezza (1,40 m circa) diventa difficile posizionare mobili o percorsi, ma si possono sfruttare tali spazi per mettere arredi bassi (cassettiere, divani, letti) o arredi fissi (armadi, vani magazzino).
Tetto a doppia falda simmetrico o asimmetrico
In questo caso ci sarà una linea di colmo lungo tutto l’appartamento e il soffitto scenderà sui due lati fino alle pareti perimetrali, di solito con uguale pendenza. Come nel caso precedente, molto dipenderà dalle altezze, dal tipo di tetto e dalla presenza e quantità di finestre per tetti, ma di certo un soffitto di questo genere contribuirà a dare una percezione ricca e articolata degli spazi, con zone illuminate e zone d’ombra più varie rispetto ai sottotetti con copertura piana.
Tetto curvo
E’ una tipologia piuttosto rara, ma di tanto in tanto si trova, quando il sottotetto deriva dalla rifunzionalizzazione di spazi ad uso non residenziale o quando fa parte di un progetto non proprio convenzionale. La percezione degli spazi è fortemente condizionata dalla linea curva del soffitto, che dà la sensazione di essere in un palazzo antico o nella volta di una chiesa o addirittura in una grotta o nella pancia di una balena! Rappresenta una grande opportunità per chi ama gli ambienti particolari.
Esistono altre tipologie di tetto, così come a volte si presentano combinazioni di quelle citate. L’importante e che la progettazione o l’arredo tengano conto di volta in volta della specificità.
Doppia altezza
Altro aspetto da non sottovalutare, per quanto riguarda la percezione degli spazi, è legato alla presenza di una doppia altezza o alla possibilità di realizzarla.
Questo avviene quando il piano sottotetto è o può essere messo in comunicazione con l’ambiente sottostante, semplicemente rimuovendo una parte del pavimento.
Abbiamo così a seconda dei casi:
- un balcone interno
- un ballatoio
- un pozzo di luce
proprio all’interno dell’appartamento, con conseguente arricchimento della volumetria e un’interessante gioco di volumi con cui fare i conti nel prendere possesso della casa o nel ristrutturarla.
La doppia altezza è anche uno dei modi più efficaci per migliorare la ventilazione naturale (per il cosiddetto effetto camino) e l’illuminazione naturale (la luce può raggiungere ambienti ai quali altrimenti non arriverebbe, creare giochi visivi e diffondersi con diverse intensità).
Balconi o terrazzi
In molti casi può fare la differenza la presenza o meno di un balcone o di una terrazza, che a volte circonda l’appartamento (come negli attici) o occupa una parte di questo e in altri casi è ricavata direttamente nel volume del tetto – la cosiddetta terrazza a vasca.
Aggiungere a un sottotetto uno spazio come questo, privato e accogliente, ma con una vista sui tetti o sul paesaggio è la soluzione migliore per far entrare in casa un po’ dell’ambiente circostante o per vivere l’esterno rimanendo a casa propria. Senza contare il valore in più che può acquisire l’immobile.