Mentre l’Italia ancora si sta rialzando dall’ultimo nubifragio che ha creato gravi danni in molte regioni, una ricerca dell’Enea evidenzia i tanti vantaggi dei tetti verdi, utili anche per fronteggiare il maltempo invernale.
In dettaglio si tratta di una ricerca effettuata dal Centro Ricerche Enea Casaccia che già aveva messo in luce i benefici dei “cappotti verdi” in città durante la stagione più calda.
I tetti verdi non sono solo utili per mitigare il calore estivo, ma sono anche un’efficace soluzione per contrastare eventi meteo estremi che si possono verificare nelle stagioni fredde e che, putroppo, sono sempre più frequenti.
I vantaggi in inverno dei tetti verdi
Secondo i risultati dell’Enea, i tetti trasformati in prato riescono ad assorbire fino al 50% di acqua piovana e regolano il deflusso nel sistema idrico della città.
Le coperture vegetali, infatti, sono in grado di generare una ventilazione naturale lungo la superficie esterna degli edifici, mitigando l’umidità causata dalla pioggia.
Carlo Alberto Campiotti del Dipartimento Unità Efficienza Energetica dell’ENEA ha affermato che “d’inverno le coperture vegetali migliorano l’isolamento termico degli ultimi piani delle abitazioni e contribuiscono a ridurre la pericolosità di eventi meteorologici estremi, come forti acquazzoni e piogge torrenziali, che si abbattono sempre più spesso sulle città a causa del cambiamento climatico ormai in atto nell’area mediterranea”.
Le coperture vegetali assorbono fino al 50% della pioggia, regolano il deflusso delle acque e migliorano l’isolamento termico delle mansarde.
Tetti giardino: l’esperimento dell’Enea
Nel Centro ENEA Casaccia, sul tetto della “Scuola delle Energie”, è stato realizzato un tetto vegetale sperimentale in uno spessore di terreno di 20 cm.
Gli esperti dell’Enea hanno spiegato che questa copertura vegetale di tipo estensivo è relativamente leggera e di facile manutenzione.
Il tetto verde dell’esperimento non supera i 100 kg di peso per metro quadro, ma quando viene irrigata, o in caso di pioggia, può arrivare a pesare fino a 6 volte tanto perché, al pari di una spugna, trattiene l’acqua anche per 2-4 ore prima di farla defluire lungo i discendenti dell’edificio.
Questa caratteristica diventa di vitale importanza nel caso di bombe d’acqua che, se non vengono fatte defluire, o come nel caso dei tetti verdi, assorbite, rischiano di trasformare temporaneamente le strade di città in fiumi, con gravi conseguenze come quelle che si sono verificate anche recentemente.
Tipologie di tetti verdi
Esistono tre tipologie di tetti verdi: estensivo, come quello realizzato dall’ENEA, intensivo e semi-intensivo. Si differenziano per le caratteristiche delle specie vegetali e dagli strati con cui sono realizzati:
– lo strato di impermeabilizzazione e di drenaggio
– la “copertura verde”, cioè lo strato vegetativo e il substrato di coltivazione.
Ecco i tre tipi di coperture verdi:
1- Estensivo: di bassa manutenzione, richiede una irrigazione solo di soccorso, realizzabile con piante perenni e sedum, che si sviluppano in altezza da 60 a 200 mm e hanno un peso di 110-150 kg al metro quadro. Ideale ad esempio per un tetto inclinato a bassa friuibilità. E’ un buon strumento di mitigazione ambientale.
2 – Intensivo leggero: richiede manutenzione e irrigazione periodiche, può essere realizzato con un prato e piante tappezzanti arbustive, ha uno sviluppo in altezza da 100 a 250 mm, un peso di 225 – 400 kg al metro quadro. In questo caso è richiesta la fruibilità per effettuare le manutenzioni periodiche.
3 – Intensivo: richiede un’alta manutenzione, una irrigazione regolare, può essere realizzato non solo con erba ma anche con piante e perfino alberi con uno sviluppo in altezza dai 150 a 1000 mm, peso dai 400 ai 1500 kg al metro quadro. Questi sono i cosiddetti giardini pensili o boschi verticali che devono avere un’alta fruibilità.
I tetti verdi prima di essere realizzati necessitano di una consulenza di un esperto che ne verifichi la fattibilità e calcoli il peso strutturale del giardino pensile a pieno carico di acqua. La buona notizia è che il tetto verde è incentivabile con il Bonus Verde, rinnovato anche nel 2019.
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