Non sembra, ma progettare la luce naturale è molto complesso: l’illuminazione naturale può infatti variare molto in funzione del clima e delle stagioni. Inoltre, è sempre necessario tenere conto di alcune caratteristiche architettoniche:
• dell’orientamento dell’edificio
• dell’orientamento delle superfici trasparenti
• della presenza di altri edifici o ostruzioni.
Tutto questo incide molto meno negli spazi adibiti a sottotetto. L’ultimo piano degli edifici per secoli è stato relegato a solai, soffitte, o spazi non abitabili. L’idea generale che ne conseguiva era che i sottotetti fossero degli spazi angusti e male illuminati. In realtà, grazie alla loro posizione, si possono trasformare in ambienti molto luminosi ed estremamente confortevoli.
Luce naturale in mansarda
La luce in mansarda è straordinaria per almeno 4 motivi:
1 – non è influenzata da ostruzioni esterne (altri edifici più alti, alberi, ecc.)
2 – si possono avere punti di luce naturale zenitale che a parità di superficie forniscono il doppio della luce rispetto a una finestra verticale
3 – la superficie del tetto prende luce durante l’intero emiciclo solare (più luce per molte più ore al giorno)
4 – in mansarda è possibile posizionare le finestre con più libertà (minori vincoli di allineamento di facciata) e portare la luce esattamente dove serve anche nelle zone profonde dell’edificio.
Luce e benessere
La progettazione della luce naturale negli edifici incide nella qualità ambientale e nel comfort psicofisico di un’abitazione.
La dinamicità della luce naturale permette di percepire il trascorrere della giornata, i cambiamenti climatici, l’alternarsi delle stagioni e la riconoscibilità cromatica degli ambienti. A livello fisiologico, l’esposizione alla luce naturale ha un’azione fondamentale sulla nostra psiche perché favorisce la produzione di serotonina, un ormone che dà sensazione di benessere e che, allo stesso tempo, riduce la concentrazione nel sangue di ormoni, come noradrenalina e adrenalina, responsabili dello stress.
E’ ormai certo il ruolo esercitato dalla luce naturale sullo stato d’animo, sulla fisiologia, sulla psicologia e, in generale, sul benessere dell’essere umano. “Una costante e regolare esposizione alla luce naturale porta a una regolarizzazione dei ritmi circadiani (ciclo sonno-veglia) e a una riduzione delle malattie depressive”; “una ridotta esposizione alla luce naturale contribuisce a creare stanchezza, ma anche aggressività e diminuisce la funzione immunitaria agendo sulla malinconia, nonché sulla perdita di tono e forza muscolare”. (Estratto da uno studio del prof. Gila Lindsley)
La luce all’ultimo piano è migliore in quanto è più diretta e, nel caso di luce zenitale proveniente da finestre per tetti, non è influenzata dall’orientamento dell’edificio.
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