Secondo un recente studio Velux, sono 5 le caratteristiche per avere una casa confortevole, ma come si fa ad ottenerle? A volte non serve cambiare casa ma semplicemente cambiare abitudini per migliorare il comfort e la qualità della vita sotto lo stesso tetto. Certo per migliorare in modo sensibile e definitivo il benessere in casa bisogna apportare delle vere e proprie modifiche ad alcuni elementi, come i serramenti e l’isolamento delle pareti e/o del tetto. Per capire quali sono le soluzioni ideali per migliorare il confort nella vostra abitazione, ecco le 5 regole per il benessere in casa.
1. Assicurarsi un buon sonno
Per assicurarsi un buon sonno ristoratore basterebbe applicare una semplicissima regola: arieggiare la camera da letto ogni giorno prima di andare a dormire. Eppure ben il 75% degli Europei non lo fa. Non a caso, il 77% degli intervistati afferma di avere condizioni di sonno ben lungi dall’essere ottimali, e solo il 29% si sente in forma. Ricordiamo che un buon sonno garantisce buone prestazioni sul lavoro, riduce il rischio di infortuni e le assenze per malattia.
2. Mantenere temperature confortevoli in casa
La seconda regola è quella di mantenere una temperatura costante e confortevole in casa, evitando il surriscaldamento in estate e l’eccessivo freddo d’inverno. Ma rispettivamente l’82% e l’87% degli Europei ammette di avere in casa troppo freddo in pieno inverno e troppo caldo in estate. La soluzione più semplice sarebbe quella di aumentare il riscaldamento d’inverno e il raffrescamento d’estate, ma se non si hanno impianti efficienti, questa abitudine porta a un considerevole aumento del costo delle bollette. Il 37% degli Europei ritiene infatti più importante risparmiare sulle bollette della corrente piuttosto che avere una temperatura confortevole in casa.
Per ovviare a questo mancato benessere la soluzione definitiva è migliorare le prestazioni energetiche della propria casa, ad esempio installando serramenti più performanti al posto dei vecchi e/o aumentando l’isolamento di pareti e tetto, o ancora installando impianti di energia rinnovabili come pannelli fotovoltaici o stufe a biomasse. Facendo questi lavori indubbiamente si ha una spesa iniziale elevata ma nel tempo si ammortizza grazie a un risparmio in bolletta e, almeno in Italia, grazie anche alla detrazioni fiscali.
3. Arieggiare la casa
Avere sempre aria pulita in casa non è solo una buona regola per dormire bene, ma è fondamentale in generale per il benessere. Nonostante ciò il 59% degli Europei arieggia la propria abitazione meno di due volte al giorno, ovvero il minimo raccomandato per assicurarsi il benessere.
Gli Europei che non cambiano mai l’aria in casa hanno più probabilità di sentirsi stanchi rispetto a coloro che la cambiano dalle 2 alle 4 volte al giorno.
In dettaglio, il 48% degli Europei che non cambia mai l’aria in casa si sente privo di energia. In questo caso la soluzione più semplice ed economica è quella di ricordarsi di arieggiare la casa almeno due volte al giorno, con qualsiasi tempo atmosferico. La soluzione più costosa ma automatica e dalle ottime performance è quella di dotarsi di un impianto di ventilazione meccanica che garantisce costante ricambio d’aria senza aumentare i costi di raffrescamento o riscaldamento.
4. Avere sufficiente quantità luce
Una buona illuminazione naturale in casa dimezza il rischio di sentirsi stanchi e affaticati, ma il 76% degli Europei compensa l’insufficiente luce diurna accendendo luci artificiali anche di giorno. Infatti il 37% degli Europei che non ha quasi mai il salotto illuminato dalla luce naturale, si sente spesso scarico e privo di energia. E pensare che la luce del sole è nota per la sua capacità di migliorare l’umore e la produttività. Una soluzione low cost potrebbe essere quella di lasciare aperte le tende o di sceglierne il più trasparente possibile per non filtrare troppo la luce. La soluzione migliore, nei limiti del possibile, è quella di ampliare le finestre esistenti, di ricavare una o più finestre sul tetto oppure di installare dei tunnel solari incanalando la luce naturale per portarla in stanze cieche.
5. Evitare l’eccessiva umidità
Pur essendo una delle 5 caratteristiche di una casa confortevole, il 49% degli Europei non ritiene prioritario contrastare l’eccessiva umidità in casa.
La costante presenza di umidità in casa può generare muffe. Il rischio complessivo di sviluppare l’asma è di circa due volte più elevato in una casa con muffa che in una casa senza muffa o con il giusto tasso di umidità. Il 60% degli Europei con muffa in casa ha sofferto di secchezza o irritazione alla gola. Anche in questo caso basterebbe prendere la sana abitudine di aerare le stanze più volte al giorno e per almeno cinque minuti. Un’operazione tanto semplice quanto per prevenire la formazione della muffa, poiché l’aria esterna, di solito più fresca e secca, è in grado di bilanciare l’umidità interna.
E’ inoltre necessario usare sempre idropitture traspiranti, specie per il bagno e la cucina e non dimenticarsi mai di aggiungere lo specifico additivo antimuffa.