Le detrazioni del 65% per il miglioramento delle prestazioni energetiche degli edifici sono attive fino a fine anno. Per chi sta già ristrutturando un sottotetto o una mansarda, ecco delle idee per sfruttare gli incentivi più alti al meglio.
Diagnosi energetica dei ponti termici
Il primo passo è far eseguire una diagnosi energetica dell’edificio da parte di un esperto. Tra gli aspetti da verificare vi sono i muri, i tetti e gli infissi per individuare gli eventuali ponti termici, cioè i punti deboli dell’involucro dove il calore trova una via preferenziale per uscire e il freddo per entrare.
I ponti termici sono di due tipi:
- strutturali quando c’è un cambio di materiale, per esempio si passa dalle travi in cemento armato alle pareti in laterizi
- di forma, in presenza di un angolo.
In entrambi i casi gli effetti dei ponti termici sono negativi: la dispersione di calore, la condensa, l’umidità e le muffe.
Riqualificare il tetto
Recuperare il tetto ha tantissimi vantaggi: si abbattono i consumi di energia, si dimezzano le spese in bolletta e soprattutto si ottiene una stanza in più.
Coibentare l’involucro
Il sistema più efficace per isolare un edificio e migliorare le prestazioni energetiche, usufruendo quindi delle detrazioni fiscali, è il cappotto esterno.
Il cappotto è un lavoro che si realizza in poche settimane (o pochi giorni, dipende dalla grandezza della superficie da isolare). Il cappotto consiste nella posa delle lastre isolanti, rete, rasatura e tempi di attesa per l’asciugatura dell’intonaco finale. Si riducono fino al 70 per cento i consumi di climatizzazione e riscaldamento. Sono tanti i materiali isolanti: polistirene espanso, la fibra di legno, il sughero, il poliuretano, la lana di roccia, la fibra di vetro. Se non si può agire dall’esterno – chi vive in condominio deve chiedere l’autorizzazione all’amministratore – c’è la coibentazione interna, ma non ha le stesse performance del cappotto.
Tetto ventilato
Un tetto in legno, coibentato, traspirante, a tenuta all’aria e ventilato, si realizza con un sistema a strati formato da tanti elementi, tra cui la struttura lamellare portante, almeno 16-20 centimetri di isolante, un telo traspirante impermeabile, i listelli di ventilazione, i listelli porta tegola e le tegole. Nella falda inclinata del tetto si realizza un’intercapedine: genera un flusso di aria dal basso verso l’alto e garantisce una casa senza umidità e con un clima ideale.
Le finestre
Coibentare il tetto e le pareti non basta. È fondamentale dotare la casa anche di serramenti performanti: i tripli vetri isolano circa il 45% in più rispetto a un doppio vetro. Le finestre, oltre a isolare, hanno un altro compito: far passare i raggi solari per il tepore domestico, un beneficio limitato dal triplo vetro. Per le zone della casa esposte ad Est, Ovest o a Sud si consigliano quindi i doppi vetri basso emissivi. Ricordiamo che dal 2018 gli incentivi per la riqualificazione energetica per quanto riguarda le finestre sono al 50%.
Le schermature solari e i pannelli solari
Rientrano nelle detrazioni del 65% i pannelli solari per la produzione di acqua calda sanitaria. Per le schermature solari l’Ecobonus è pari al 50%. Le tende da sole esterne generano un abbattimento del calore pari all’85-90%, rispetto al 40-50% di quelle interne. Le tende sono molto utili anche nelle finestre per tetti e ne esistono anche di motorizzate, tramite un telecomando o sistemi domotici è possibile regolare la luce e il calore delle finestre più alte non raggiungibili manualmente.
Copia il link e condividi Link copiato!