Hai bisogno di più spazio? Invece di cambiare casa, considera di rendere più spaziosa la tua abitazione attuale. Ecco 5 soluzioni che puoi scegliere secondo il tipo di casa che hai, e ovviamente, tenendo conto dei regolamenti locali che possono limitarle e/o normarle:
- Fare un ampliamento
- Recuperare un sottotetto
- Sopraelevare un piano
- Creare una veranda
- Creare un soppalco
1. Fare un ampliamento
Grazie ai Piani Casa e ad altre norme nate per incentivare l’edilizia, in quasi tutte le regioni d’Italia è consentito aumentare il volume abitabile della propria casa tramite un ampliamento che può essere realizzato con il tetto piano o con il tetto a falda. A seconda del tipo di tetto, sarà possibile portare aria e luce naturale nelle nuove stanze grazie alle finestre per tetti a falda o finestre appositamente create per tetti piani.
L’ampliamento o estensione è realizzabile nei seguenti materiali:
- con muratura e struttura in cemento armato: il metodo tradizionale, un po’ più costoso degli altri ma offre massima flessibilità
- con struttura in legno: più ecologica e di rapida esecuzione
- con prefabbricato: la soluzione più economica, ha il limite che a livello architettonico c’è meno libertà essendovi moduli di misura fissa.
2. Recuperare un sottotetto
Se hai un sottotetto non abitabile, per trasformarlo in una mansarda ad uso abitativo devi cambiare la destinazione d’uso dei locali: devi presentare il progetto al Comune di residenza e chiedere anche le autorizzazioni. All’ufficio tecnico del tuo Comune deve inoltre informarti sulle altezze minime degli ambienti abitabili e il rapporto aero-illuminante stabilito dalle norme igienico sanitarie.
Le norme nazionali richiedono un’altezza minima dal pavimento al soffitto che deve essere di 2,70 metri per gli ambienti vivibili e di 2,4 metri per i locali di servizio (come bagni e corridoi). Questi limiti possono variare secondo le norme regionali per il recupero dei sottotetti, e infine possono esserci anche regolamentazioni locali che pongono ulteriori limiti o parametri diversi.
Per evitare errori, quindi, è meglio rivolgersi a un tecnico qualificato per il calcolo delle altezze e del rapporto aero-illuminante, al fine di essere sicuri che il recupero rispetti le norme stabilite dalla Regione e del regolamento edilizio del proprio Comune.
3. Sopraelevare un piano
Altra soluzione è quella di realizzare una sopraelevazione della casa: prima di fare questo tipo di lavoro, occorre calcolare il peso che si va a caricare sulla struttura originale e verificare se quest’ultima è in grado di supportarlo. Inoltre, anche in questo caso bisogna verificare se questo tipo di lavoro è consentito (alcuni piani casa regionali permettono la sopraelevazione, bisogna comunque controllare che la tua casa non rientri in zone vincolate dove questo intervento è vietato).
4. Creare una veranda
Puoi creare una veranda chiudendo la terrazza se hai un appartamento, o puoi realizzarla ex novo in adiacenza alla casa se hai del giardino a disposizione. È un volume chiuso, rivestito da vetro e pannelli isolati, che può essere costruito con struttura in legno, metallo o Pvc.
Rappresenta un ampliamento della casa verso l’ambiente esterno che può essere utilizzato come spazio abitabile, se di dimensioni grandi, o come deposito o serra per le piante, se di dimensioni più piccole e non riscaldato. Bisogna prestare attenzione al sistema di scarico delle acque piovane per evitare infiltrazioni che si potrebbero avere sulla pavimentazione esterna. Inoltre, nel caso di un ampliamento abitabile, va considerato l’isolamento delle pareti per ottenere un buon comfort interno sia in inverno che in estate. Per evitare il surriscaldamento dovuto a quello che si chiama, non a caso, “effetto serra” estivo, possono essere dotate di schermature solari esterne (come tende o oscuranti esterni) che permettano un efficace controllo del calore.
Nelle verande, la finestra per tetti (soprattutto per tetti piani), essendo più esposta agli agenti atmosferici, deve garantire prestazioni e tenuta ottimali, in grado di controllare correttamente l’apporto solare e proteggere dagli eventi atmosferici.
Un altro aspetto da considerare è il rapporto tra ampliamenti e distanze con confinanti.
Il Codice Civile regola il diritto di proprietà e il rispetto delle distanze e fissa una distanza minima tra i fabbricati di 3 metri, a meno che i regolamenti comunali prevedano limiti diversi.
5. Creare un soppalco
Se hai una appartamento con un soffitto molto alto, potresti ricavarti una stanza in più grazie a un soppalco.
Ogni Regolamento locale può imporre regole diverse, ma in generale l’altezza minima del locale da soppalcare deve essere di 435-440 cm, perché sopra e sotto il piano di calpestio devono esserci almeno 210 cm più la soletta (di minimo 15 cm). Se nella zona sottostante ci sono il bagno o la cucina, serve un’altezza di almeno 240 cm sotto e di 210 cm sopra.
Il soppalco può raggiungere al massimo una superficie pari a 1/3 di quella del locale in cui viene installato se sopra e sotto il piano di calpestio ci sono 210 cm di altezza, o 1/2 della superficie del locale se sopra e sotto ci sono 220 cm.
Infine ci sono normative anche sulle scale per raggiungere il soppalco. Anche in questo caso alcuni comuni hanno dei regolamenti edilizi che ne disciplinano la progettazione, ma di norma le rampe “diritte” delle scale interne devono essere larghe 80 cm con una inclinazione di 30-60°, mentre le scale a chiocciola devono garantire un diametro minimo di 110 cm.
In tutti questi casi sarà molto utile farsi consigliare da un tecnico esperto che ti seguirà sia nella parte normativa che in quella progettuale.
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