Hai deciso di ristrutturare la mansarda, ma non sai se potrai usufruire delle detrazioni fiscali del 50% o del 65% e dell’IVA agevolata al 10%? Ecco una serie di consigli per scegliere i bonus fiscali più convenienti per te.
Alcuni tipi di lavori, come il restauro del tetto, possono essere inclusi in entrambi gli sgravi fiscali. Ricordiamo che i due tipi di detrazioni non sono cumulabili ma chi usufruisce del 50% per un intervento può usufruire del 65% per un altro intervento, differenziando il tipo di lavoro (esempio: sostituire i serramenti con il 50% e mettere l’isolamento a cappotto con il 65%).
Tra i punti da considerare vi sono:
1) Il tipo di lavoro da svolgere
I seguenti lavori sono detraibili del 50%:
A. Manutenzione ordinaria o straordinaria, restauro e risanamento conservativo su parti comuni dei condomini.
B. Manutenzione straordinaria e lavori di ristrutturazione edilizia su immobili residenziali.
C. Ripristino dell’immobile danneggiato da eventi calamitosi.
D. Realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali.
E. Eliminazione di barriere architettoniche.
F. Prevenzione di atti illeciti.
G. Cablatura degli edifici e contenimento dell’inquinamento acustico.
H. Gli interventi per il risparmio energetico (es. impianto fotovoltaico).
I. Misure antisismiche.
L. Bonifica amianto e opere per evitare gli infortuni domestici.
M. Sostituzione e installazione finestre.
N. Sostituzione e installazione schermature solari.
Il bonus del 65% viene invece applicato sugli interventi che migliorano le prestazioni energetiche di un edificio, sui lavori di messa in sicurezza antisismica, sulle spese per l’installazione di caldaie a biomasse con sistemi di termoregolazione evoluti.
Può essere scelta la detrazione del 50% o del 65% su gli interventi per:
- coibentazione sottotetti e pareti (ma solo con standard elevati di isolamento)
- caldaie a condensazione di classe A+ e installazione contestuale di sistemi di termoregolazione evoluti appartenenti alle classi V, VI oppure VIII e di impianti dotati di apparecchi ibridi, costituiti da pompa di calore integrata con caldaia a condensazione.
2) I tetti massimi di spesa previsti dalla Legge a seconda del bonus
La detrazione fiscale del 50% ha un tetto massimo di 96 mila euro. La detrazione del 65% ha tetti massimi differenti a seconda del singolo tipo di intervento: ad esempio, per i serramenti, il tetto è di 60 mila euro.
3) La capienza fiscale di chi richiede il bonus
La detrazione viene divisa in 10 quote annuali di pari importo, ma l’eventuale quota eccedente rispetto all’Irpef da pagare non viene rimborsata. Se ad esempio hai da pagare 1000 euro di Irpef, e ti spetterebbero 1200 euro annuali di bonus fiscale, i 200 euro eccedenti non ti verranno corrisposti.
Sostituzione serramenti
Per accedere alla detrazione fiscale del 50% per il risparmio energetico in caso di sostituzione dei serramenti è necessario che l’edificio sia esistente e già dotato di impianto di riscaldamento. A differenza della detrazione per le ristrutturazioni edilizie (50%) che è valida solo per le abitazioni, quella per il risparmio energetico può essere utilizzata per edifici di qualsiasi categoria catastale (abitazioni, uffici, negozi, attività produttive, ecc.).
Per la detrazione del 50% i nuovi serramenti devono rispondere a determinati requisiti:
- devono essere certificati ed avere precisi valori di trasmittanza
- devono delimitare il perimetro del volume riscaldato
- alla detrazione del 50% sono ammesse anche le spese effettuate per le strutture accessorie al serramento che hanno effetto sulla dispersione del calore, come scuri e persiane, o che siano accorpate al serramento, come i cassonetti delle tapparelle
- è necessario conservare le fatture e le ricevute dei pagamenti effettuati con apposito bonifico bancario
- bisogna chiedere all’installatore una certificazione dei nuovi serramenti ed effettuare una comunicazione per via telematica all’Enea.
I lavori di sostituzione dei serramenti possono rientrare nella detrazione del 50% se il lavoro viene effettuato su un edificio esistente. Sono ammesse alla detrazione fiscale per le ristrutturazioni edilizie solo le opere realizzate su abitazioni o parti comuni di edifici residenziali. La presenza o meno del riscaldamento è irrilevante per la detrazione del 50%.
Per effettuare una valutazione più precisa del proprio caso specifico, è sempre bene rivolgersi ad un tecnico qualificato.
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