Il Bonus facciate è, ricordiamo, una detrazione fiscale al 90% delle spese eseguite nel 2020 per lavori esterni, compresi quelli di sola pulitura o tinteggiatura esterna, finalizzati al recupero o restauro della facciata esterna degli edifici esistenti ma solo se si trovano in zona A (in centro storico) o B (in aree residenziali). Prima di tutto, è bene che verifichi in Comune in quale zona si trovi la tua mansarda per capire se puoi usufruire del Bonus facciate.
Quali lavori puoi detrarre con il Bonus facciate?
A differenza degli Ecobonus e Superbonus, che sono incentivi fiscali legati ad un miglioramento delle prestazioni energetiche della mansarda, il Bonus facciate incentiva principalmente lavori che migliorano la parte “estetica” delle case e condomini che si trovano nei centri storici o nelle zone residenziali.
Sono ammessi al beneficio fiscale gli interventi rivolti al recupero ovvero al restauro della facciata esterna visibile dell’edificio, tra i quali:
- pulitura, intonacatura e tinteggiatura esterna della facciata
- pulitura, tinteggiatura e manutenzione di balconi, ornamenti e fregi (come marmi e decorazioni)
- rifacimento di ringhiere (quindi anche del terrazzo o balcone)
- interventi che interessano l’intonaco per oltre il 10% della superficie
- impianti pluviali (grondaie).
Posso detrarre nel Bonus facciate anche i lavori su balconi o terrazzi?
Nella risposta 185/2020 l’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni aspetti che riguardano proprio l’applicazione del Bonus facciate spiegando, in particolare, che la super detrazione fiscale del 90% può valere per i balconi ma non per i terrazzi e può comprendere il rifacimento dell’intonaco dell’intera superficie oltre alla sistemazione dei ferri dell’armatura.
Per quanto riguarda il rifacimento dei balconi, spiega l’Agenzia delle Entrate, sono ammesse al bonus facciate anche le spese per il rifacimento di:
- parapetti in muratura
- pavimentazioni
- sotto-balconi e frontalini
- spese per la verniciatura di ringhiere in metallo.
A questa detrazione, invece, non possono accedere lavori eseguiti su terrazzi a livello perché questi ultimi sono equiparati ai lastrici solari (si tratta infatti di “pareti orizzontali” che sono escluse dal Bonus facciate).
Ricordiamo, infatti, la differenza tra il balcone e la terrazza: il balcone è un elemento aggiunto al corpo principale dell’edificio, ed è sporgente dalla sua superficie, mentre la terrazza è inclusa in esso.
Il Bonus facciate è ammesso per lavori di rifacimento dei balconi (elementi sporgenti) ma non nei terrazzi.
E se faccio i lavori su cortili interni e chiostri?
L’Agenzia ricorda inoltre che si può utilizzare il Bonus facciate per il rifacimento dell’intonaco dell’intera superficie e per il trattamento dei ferri dell’armatura, ma solo se la detrazione riguarda esclusivamente le spese sostenute per interventi effettuati sull’involucro esterno visibile dell’edificio.
Sono escluse dal beneficio fiscale le spese sostenute per gli interventi eseguiti sulle: superfici confinanti con chiostri, cavedi, cortili e spazi interni (questi elementi architettonici possono essere incentivabili solo se visibili dalla strada o da un suolo a uso pubblico).
Bonus facciate e miglioramento energetico
Se hai intenzione di fare lavori nella tua mansarda che rientrino nel Bonus facciate, l’Agenzia specifica che, se l’intervento è influente dal punto di vista termico o che interessa l’intonaco per oltre il 10% della superficie lorda complessiva disperdente dell’edificio, si devono applicare anche le disposizioni in materia di risparmio energetico riportate nel paragrafo 4 “Adempimenti e controlli” della circolare n. 2/E del 2020. In questo caso, quindi, non devi fare lavori solo di restauro ma scatta anche l’obbligo del miglioramento energetico.
Ricordiamo che fino al 31 dicembre 2021 se fai lavori di miglioramento energetico o antisismico nella tua mansarda puoi usufruire dei Superbonus.
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