Come si calcolano gli oneri di una mansarda?
Quando si vuole trasformare un sottotetto in mansarda abitabile, bisogna affidarsi a un tecnico esperto che sia in grado di calcolare con precisione gli oneri da pagare. Ci sono gli oneri di costruzione e quelli di urbanizzazione, che sono rispettivamente proporzionali al computo metrico estimativo e ai metri cubi che diventeranno abitabili, ma variano in ogni Comune.
I valori minimi e massimi degli oneri sono stabiliti da una legge regionale. A livello comunale ogni anno, attraverso una delibera, vengono aggiornati o confermati gli oneri.
Oneri di urbanizzazione
Sono contributi dovuti quando si fa una nuova costruzione o un restauro per partecipare alle spese dei Comuni per l’urbanizzazione del territorio.
Si dividono in oneri di urbanizzazione primaria (U1) e secondaria (U2).
- Gli oneri di urbanizzazione primaria contribuiscono alla realizzazione di strade, parcheggi, fognature, illuminazione pubblica, verde pubblico, sistemi di distribuzione dell’acqua, dell’energia, del gas.
- Gli oneri di urbanizzazione secondaria sono destinati alla realizzazione di scuole e asili, chiese, centri civici, parchi urbani, impianti sportivi, parcheggi pubblici.
Il loro valore cambia in relazione ad alcune caratteristiche del territorio comunale quali: l’ampiezza demografica, la collocazione geografica, lo sviluppo economico.
Si fa riferimento anche alla zona (centro storico, periferia, zona agricola ecc.), al tipo di opera (nuova costruzione o ristrutturazione) e alla destinazione d’uso dell’immobile (residenziale, commerciale, ecc.).
I criteri di applicazione, stabiliti a livello regionale, indicano le modalità di applicazione ed i casi in cui ai Comuni è consentito modificare i valori.
Oneri di costruzione
Questo tipo di onere è dovuto al Comune per una nuova costruzione o per una ristrutturazione edilizia come, per esempio, il recupero del sottotetto.
Ha un valore compreso tra il 5% e il 20% del costo standard a metro quadro, fissato dalla Regione, per le costruzioni di edilizia agevolata. La percentuale varia in funzione delle caratteristiche e del tipo delle costruzioni, della loro destinazione ed dal luogo in cui si trovano.
I Comuni aggiornano ogni anno il costo di costruzione applicando l’indice generale nazionale del costo di costruzione dei fabbricati residenziali calcolato dall’Istat che misura le variazioni nel tempo dei costi degli immobili ad uso abitativo.
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