Dal 1° ottobre 2015 sono entrati in vigore i nuovi decreti che recepiscono la normativa europea sugli edifici a energia quasi zero che modificano le modalità di compilazione dell’APE (Attestato di Prestazione Energetica, meglio conosciuto come Certificazione Energetica). L’Italia si è sempre distinta per una frammentazione regionale degli enti, infatti esistono alcune regioni e province come la Lombardia, la Provincia Autonoma di Bolzano e quella di Trento che hanno propri enti specifici per la redazione degli Attestati di Prestazione Energetica (rispettivamente Cened, Casaclima e Odatech). Ma le nuove regole a livello nazionale devono ovviamente essere recepite da tutte le regioni in ugual modo.
Attestato di Prestazione Energetica – APE
Il nuovo APE è uguale per tutto il territorio nazionale per ovviare all’attuale frammentazione normativa dovuta all’ampia autonomia regionale nel recepire la precedente Direttiva 2002/91/UE. L’APE 2016 offre al cittadino, alle Amministrazioni e agli operatori maggiori informazioni riguardo l’efficienza dell’edificio e degli impianti, consentendo un più facile confronto della qualità energetica di unità immobiliari differenti e orientando il mercato verso edifici con migliore qualità energetica.
Le nuove classi energetiche
Le classi energetiche passano da sette a dieci: dalla migliore alla peggiore sono A1, A2, A3, A4, B, C, D, E, F, G. La scala delle classi è definita a partire dal valore di prestazione energetica globale non rinnovabile dell’edificio di riferimento EPgl,nren (riferita all’anno 2019/2021). Un apposito spazio, se barrato, indicherà che si tratta di un “Edificio a energia quasi zero”. Nelle pagine dell’attestato sono fornite indicazioni facilmente fruibili anche ai non addetti ai lavori sulla prestazione energetica globale e del fabbricato, sugli impianti e i consumi stimati e sugli interventi raccomandati, con la stima dei risultati conseguibili.
Nuove norme UNI/TS 11300 relative alle prestazioni energetiche degli edifici
Dal 1° aprile 2016 sono state pubblicate le nuove norme UNI/TS 11300. Il Comitato Termotecnico Italiano (CTI) spiega che si tratta:
– della revisione della Parte 4 (fonti rinnovabili e altri metodi di generazione)
– della Parte 5 (calcolo dell’energia primaria e della quota da fonti rinnovabili)
– della Parte 6 (fabbisogni energetici di ascensori, scale mobili e marciapiedi mobili).
Ai fini degli adempimenti previsti dai disposti legislativi, per garantire il necessario aggiornamento dei sistemi di calcolo della prestazione energetica degli edifici, tali norme tecniche si applicheranno a decorrere da 90 giorni dalla data della loro pubblicazione.
Cened cos’è
La certificazione energetica Cened è stata sviluppata solamente per la Regione Lombardia dall’omonimo ente regionale. Storicamente è stata tra le prima regioni ad adottare le indicazioni nazionali ed europee in merito di certificazione energetica degli edifici. Per i certificatori energetici abilitati della Regione Lombardia, all’interno del sito Cened dal 5 aprile 2016 è disponibile il software aggiornato Cened+2.0 che contiene la verifica dei principali indicatori che concorrono alla definizione di un “Edificio ad energia quasi zero”, standard obbligatorio in Lombardia dal gennaio 2016 per i nuovi edifici o per interventi assimilati alla nuova costruzione e per gli edifici sottoposti a ristrutturazione importante di primo livello. Per la predisposizione della Relazione Tecnica (ex-Legge 10), la Regione Lombardia non impone l’utilizzo del motore di calcolo CENED+2.0. Può essere utilizzato qualsiasi programma di calcolo, purché gli algoritmi implementati rispettino le ultime norme nazionali del DL 30/07/2015.
Casaclima
L’Agenzia CasaClima di Bolzano è una struttura pubblica (srl unipersonale, a direzione e coordinamento della Provincia Autonoma di Bolzano) che si occupa della certificazione energetica degli edifici, ma non solo.
Odatech
L’Odatech è l’Organismo di Abilitazione per la Certificazione Energetica degli Edifici della Provincia di Trento.
Come scegliere un certificatore energetico
Essendovi un grande numero di enti certificatori pubblici e privati, per scegliere un certificatore energetico si può fare affidamento ai registri istituiti dalle Regioni o dalle Province autonome, laddove presenti.
L’elenco non è obbligatorio. È possibile allora contattare gli Ordini professionali (ingegneri, architetti, periti industriali, geometri). Infine, per evitare di rivolgersi a finti esperti con il rischio di ottenere certificazioni non valide, è sempre possibile consultare la banca dati dell’ente nazionale di accreditamento italiano, Accredia. La sezione “figure professionali abilitate” pubblicata sul sito dell’agenzia governativa contiene i nomi delle persone fisiche qualificate per settore e competenza. Sono resi noti anche i nomi delle società pubbliche, private e delle Esco (Energy Service Company) accreditate per la certificazione (per queste ultime purché abbiano nel loro organico almeno un certificatore abilitato). Le procedure per l’accreditamento sono a carico del singolo certificatore il quale non è comunque obbligato a comparire in questi elenchi, a meno che le norme regionali non lo impongano.