Quando il progettista Joel Contreras ha deciso di rinnovare il suo bungalow del 1927 nel quartiere storico di Phoenix, ha voluto conservare il passato dell’edificio, aggiungendo elementi di architettura contemporanea.
L’idea era quella di avere una casa che fosse una via di mezzo tra lo storico e il moderno, così si è deciso di creare una casa a due “facce”, mantenendo le pareti di mattoni rossi originali nella parte anteriore e aggiungendo una parte in acciaio, vetro e cemento sul retro.
Per unire tra le due sezioni il tetto con falde spioventi è stato esteso a tutta la lunghezza della casa, creando così un filo conduttore tra i vari ambienti della casa, che si estende anche all’esterno con una serie di terrazze ombreggiate.
La cucina ha un’isola in marmo lucido sovrastato da dei lampadari in rame. Un mobile di noce che va dal pavimento al soffitto, divide la cucina dalla camera da letto matrimoniale.
Un sistema di porte e finestre in acciaio e muratura personalizzato rafforza le linee orizzontali del bungalow. La terrazza appena fuori dalla cucina è riscaldata da un caminetto rettangolare.
Nel soggiorno i lavori di ristrutturazione sono stati improntati alla conservazione degli elementi fondamentali della casa storica. Sono state mantenute le pareti in mattoni originali, il tetto è in legno con travi a vista e il parquet è in tinta noce.
Le due piccole camere da letto e un bagno possono essere raggiunte attraverso delle porte scorrevoli che, una volta chiuse, continuano il motivo della piastrelle di cemento marocchine che coprono una delle pareti.
Viste le molte aperture della casa verso l’esterno e la polvere che entra facilmente, nella nuova sezione i pavimenti sono in cemento aggregato, facili da pulire.
Un’ampia finestra per tetti illumina il bagno, arredato in stile contemporaneo, con cemento, legno e piastrelline lucide.
Una delle due stanze da letto è caratterizzata da uno stile più classico, simile a quello del soggiorno. Il letto in ferro è appoggiato a una parete di mattoni e il parquet è in tinta noce.
Per l’arredamento della stanza che si affaccia sul giardino si è puntato più sulla qualità che sulla quantità, con una credenza degli anni 50 e due poltrone di design.
(tratto da Dwell)
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