Opera dello studio q-bic di Firenze, Pallets Loft è un intervento di recupero del sottotetto di un edificio industriale ottocentesco, situato ai limiti del centro storico di Firenze.
Nato come fabbrica di biscotti, oggi lo stabile – su tre livelli più il sottotetto – è un laboratorio creativo che ospita sui diversi piani, oltre al loft nell’attico, lo stesso studio di architettura q-bic, uno showroom di mobili e complementi d’arredo e un’esposizione di lampade di design, che propongono pezzi ricercati, all’interno di un ambiente ampio, luminoso, poliedrico, ancora fortemente pervaso dal suo passato industriale.
Uno spazio a dire il vero insolito per una città come Firenze. Sembrerebbe piuttosto di essere nella zona di Via Tortona a Milano, o addirittura a New York.
Il loft sottotetto
Il sottotetto dello stabile è stato recuperato e trasformato in uno spazio multifunzionale. Pochi ed essenziali gli arredi, però scelti con cura. Leitmotiv sono i pallets, che diventano divani, tavoli, basi per i sanitari o per il piano di lavoro della cucina. Lo spazio è un appartamento, ma anche un alloggio per gli ospiti di passaggio o un luogo dove organizzare piccoli eventi o riunioni di lavoro.
L’ambiente è composto da un’unica “navata” senza soluzione di continuità, dove piccole tramezzature caratterizzate da diverse tonalità di colore scandiscono lo spazio e ne sottolineano la divisione in funzioni.
Agli estremi si trovano le due zone notte, quella principale e quella per gli ospiti, separate dal living centrale attraverso due porte scorrevoli in ferro.
I bagni sono due: uno delimitato da pareti in vetro nella camera da letto principale, l’altro ricavato vicino all’ingresso, a lato del patto scale, dove arriva l’ascensore.
Gli elementi che più di tutti scandiscono il passaggio da un ambiente all’altro, oltre alle pareti mobili e alle tramezzature, sono le finestre per tetti: sotto ad ogni finestra si sviluppa un diverso ambiente: il salotto/camera da letto, seguito dalla zona lettura e tv, l’ingresso, la sala da pranzo, la cucina e infine la camera da letto principale.
A indicare che la luce è protagonista indiscusso all’interno del loft ed elemento indispensabile per lo svolgersi delle diverse attività.
L’illuminazione dal tetto
Le sei finestre VELUX illuminano le sei stanze, o per meglio dire i sei ambienti del loft: le due camere da letto agli estremi, l’ingresso, la zona tv e lettura, la sala da pranzo e la cucina.
Nella camera da letto principale, la finestra VELUX più piccola illumina la cabina armadio.
Uniche aperture all’interno dello spazio, le finestre per tetti VELUX portano luce zenitale e illuminano gli ambienti in profondità, dando volume agli spazi. Trovandosi all’ultimo piano la luce è diretta e non è limitata da alberi o altre costruzioni. Le tende oscuranti sono state inserite in tutti gli ambienti che, essendo collegati tra loro, necessitano di essere oscurati durante le ore del riposo.
I materiali utilizzati
I materiali scelti per le pareti, le finiture e i pavimenti rimandano all’origine industriale del luogo.
Per contrasto, pochi e selezionati complementi d’arredo, classici del design, come lampade o sedute, convivono all’interno dello spazio, regalando lampi di colore.
Il pavimento è una sorta di solaio prefabbricato composto da lastre grecate in lamiera con getto in massetto verniciato con vernice epossidica bicomponente.
L’impianto elettrico e di condizionamento sono a vista, scelta anche questa che serve a ricordare l’origine artigianale del luogo.
Il tetto è in legno classico con travi e pianelle di cotto, con il pacchetto isolante all’esterno, tra il tetto e i coppi.
L’aspetto polifunzionale dello spazio ha portato alla scelta dei pallets per le soluzioni d’arredo sia per una questione estetica sia per la loro facilità di movimentazione.
Infatti, sia i letti sia l’isola cucina e all’occorrenza la consolle dove sono alloggiati i lavabi del bagno, sono dotati di ruote e possono essere spostati e collocati in altri vani, liberando superfici e cambiando la connotazione del luogo.
Molte soluzioni utilizzate sono low budget. Spesso sono stati utilizzati materiali nati come poveri, convertiti a un uso “domestico” in un’ottica di continua sperimentazione. Nulla è stato nascosto, tutto viene mostrato così come è ( ad esempio la cappa della cucina).
Gli oggetti di design
Lo spazio era nato come showroom di lampade.
Nelle varie stanze troviamo la lampada Tripode G5 di Santa & Cole di fianco al divano e il lampadario della stessa serie, sopra al tavolo di pranzo, la lampada Behive di Foscarini nella zona cucina e la lampada Tolomeo di Artemide in camera da letto.
Altri complementi di design completano l’arredamento nelle varie stanze. Il divano di pelle nera, il divano in tessuto beige LC2 di Cassina con la sedia a dondolo in plastica Eames RAR di VITRA nella zona living, il tavolo ovale disegnato da Eero Saarinen e le sedie JULI di Cappellini per la zona pranzo, lo sgabello viola la Boheme di Kartell nella zona lettura e la scrivania LessLess di Jean Nouvel in camera da letto.
Copia il link e condividi Link copiato!